Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
anno
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1937
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pagina
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3
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ROMA NEL 1860
(DALLA CORRISPONDENZA DIPLOMATICA SPAGNUOLA INEDITA)
Il 1860, che, con le annessioni dell9 Italia Centrale, con la Spedizione dei Mille e con l'impresa dell'Umbria e delle Marche fu Panno risolutivo per la unità italiana, fu anche il più tragico del lungo pontificato di Pio IX e quello decisivo per la caduta del potere temporale.
Questo ebbe termine, è vero, soltanto nel 1870: ma, conte tulli gli atti e i fatti che condussero alla proclamazione, al compimento ed al consolidamento della nostra unità non furono che la logica e necessaria conseguenza delle premesse poste in quell'annata memorabile che registra la più audace e famosa impresa di Garibaldi ed il più arduo e felice successo diplomatico del Conte di Cavour, così la fine del potere temporale, maturata dieci anni più tardi, non è che l'epilogo fatale degli eventi del 1860.
Materialmente per gli Stati pontifici il 1860 è l'inizio dello sfacelo. Come rileva monsignor Pelczar, che è forse il più autorevole biografo del Pontefice, dopo la catastrofe del 1860 non restavano a Pio IX che 214 miglia quadrate con 690.000 sudditi invece di 732 miglia quadrate con 3.124.670 abitanti quanti ne aveva ancora nel 1859 . x>
Politicamente dimostrò quanto platonico ed infido fosse l'aiuto delle Potenze europee che, prodighe a parole di conforti e di appoggi morali, non erano disposte ad una azione
1) Monsignor G. S. PELCZAH, Pio IX e il suo Pontificato sullo sfondo delle vicende della Chiesa nel secolo XìX, voi. II, pag. 273. Si tratta però di miglia geografiche quadrate di circa 55 chilometri quadri ciascuna e quindi di circa 11.770 chilometri quadri invece di 41.415. Si può aggiungere che, con la perdita territoriale del 1860, al Pontefice, oltre Roma con 180.359 abitanti non restavano che tre città con oltre 10.000 abitanti, Viterbo, VellctrJ, Civitavecchia, mentre gli Stati della Chiesa avevano perduto tutte le città superiori a 15.000 abitanti e cioè Bologna, Ancona, Ferrara, Ravenna, Sróigaglia, Faenza, Jesi, Perugia, Benevento, Pesaro, Macerata, Rimini, Fano, Forlì e Fermo.