Rassegna storica del Risorgimento

VITTORIO AMEDEO III RE DI SARDEGNA ; PORTOGALLO
anno <1952>   pagina <3>
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M FONTI E MEMORIE :'B
"" M. YYTTOmo AMEDEO III DI SAVOIA b NEI DISPACCI INEDITI DI UN DIPLOMATICO PORTOGHESE
{AGOSTO 1789'GIUGNO 1790)
Don Rodrigo de Sotisa Coutinliu, discendente di' una delle famiglie della più antica nobiltà portoghese, e che visse dal 1755 al 1812, fa ministro del suo paese presso i Savoia dal 1778 al 1796. La sua casa vanta una lunga attività diplomatica, molto benemerita per il Portogallo, e che ebbe lnogo soprattutto nella seconda metà del Settecento e nella prima dell'Ottocento, e riguarda in buona parte l'Italia. Prima di Don Rodrigo, fu ministro a Parigi, per molto tempo, Don Vicente; dopo Don Rodrigo, fu ministro a Torino, come lui e dal 1812 al 1825, Don Victório, suo figlio.
Dei tre diplomatici, il più ragguardevole fu senza dubbio Don Rodrigo. Uomo dotato di vasta cultura, dalla mente aperta a vedute ampie, di orizzonti europei, sia nel campo diplomatico che in quello politico (al ritorno da Torino tenne al suo paese vari dicasteri, quelli degli esteri, della guerra, della marina), svolse all'estero la sua missione con molta signorilità e proficua accortezza allo stesso tempo, e sviluppò all'interno attività delicate e dì molta importanza : difesa degli interessi nazionali dorante la rivelazione francese e la conseguente invasione del Portogallo, con la fuga del re in Brasile; salvaguardia del dominio nazionale sull'isola di Madera e sui possedimenti in India; sviluppo di costru­zioni navali; organizzazione del servizio postale dello Stato; miglioramento delle condizioni di vita in Lisbona; incremento e regolarizzazione dell'agricoltura, soprattutto nella regione più importante al riguardo, l'Àlentejo (1* Oltretago , verso la frontiera spagnola); tentativi di bonifica delle regioni paludose lungo le foci dei fiumi Tago e Sado (penisola di Arràbida, fra le città di Lisbona e Setùbal) ; piani di bonifica sociale; valorizzazione dell'ingegno straniero in Portogallo.
Alla stregua di quest'ultima sua iniziativa, il Sousa Coutinho interessa dawicino l'Italia, perché dal nostro paese egli portò con sé nel suo, o vi fece venire, italiani illustri nei campi delle più svariate attività, dall'incisore Francesco Bar-tolozzi all'idraulico e architetto militare Giuseppe Teresio Michelotti. Si tenne poi in contatto, anche dopo il ritorno in patria, con altri letterati e artisti che aveva conosciuto in Italia, da Tomaso Valperga di Caluso a Giovan Battista Bodoni. Ma soprattutto rimase attaccato per sempre all'Italia perché sposò, a Torino, il 4 marzo f789, Donna Gabriella Ignazia Asinari di San Marzano (che mori nel 1821, a soli 51 anni, a Rio de Janeiro), imparentandosi in tal modo con parecchie delle più illustri famiglie piemontesi, Alfieri, D'Azeglio, Valperga, ecc.
L'opera di questo diplomatico attivissimo attende ancora di essere messa nella debita luce. L'unico stadio, volonteroso, pubblicato sa di essa, dal Marchese di Funchal, nel 1908, benché abbia contribuito a rivendicare a lui meriti che storici impreparati o non obiettivi avevano attribuito ad altri, è lontano dal­l'essere completo. Un giudizio complessivo su D. R. de S. Coutinho ai potrà fare solo quando si sia esaminata in modo sistematico e da persona capace l'imponente congerie di documenti per lo più inediti che, insieme a quelli dei suoi prede-