Rassegna storica del Risorgimento

TURGENEV IVAN ; ROMA
anno <1955>   pagina <3>
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H FONTI E MEMORIE H
H IVAN TURGENEV, L'ITALIA E ROMA M
Nel corso dell'Ottocento, i rapporti tra i due principali popoli alavi (Po­lacchi, Russi) e l'Italia presentano aspetti assai divergenti.l) Fra Polonia e Italia, specialmente nell'epoca del nostro Risorgimento, i legami sono stretti, continuati, confluenti, anche se ricchi di sfumature. Tra Russia e Italia tro­viamo invece rapporti saltuari e ispirazioni fugaci, cui sarebbe difficile asse­gnare dei comuni denominatori.
La Polonia e l'Italia, in lotta per l'indipendenza nazionale, sanno cosa sia una comunanza operante di pensiero e di armi. Echi francesi, forse soprat­tutto di Saint Simon e di Lamennais, si allacciano ad una ricerca appassionata di valori originali e di nuove sintesi. Giuseppe Mazzini è notoriamente il mas­simo simbolo di questa fratellanza, di queste comuni aspirazioni, di questi nuovi messaggi rivolti a un mondo in trasformazione. H tutto deve prevalere armonicamente sulle parti. Il libero voto deve apparire, più che puro fatto individuale, espressione dello spirito nazionale. Dio signoreggia nei cieli e il popolo ne è l'interprete sulla terra. La necessaria libertà dell'individuo non deve ostacolare la missione della nazione intera. Di fronte al materialismo, all'edonismo, all'individualismo, al cosmopolitismo, all'utilitarismo, si esal­tano, con la mira ad una finalità solidaristica, i valori spirituali e la volontà del sacrificio. Mazzini ed i poetivati della Polonia romantica vogliono una letteratura che impegni moralmente tanto l'artista quanto l'uomo, che affronti in pieno i problemi della nazione, dell'umanità e della fede. E accanto al grande fiume della fratellanza nazionale italo-polacca, si delineano, ricchi di linfe vitali, i singoli rivoli rappresentati dagl'incontri fra i cattolici delle due nazioni e fra i laici italiani e polacchi.
Nella Russia del primo Ottocento, trionfatrìce su Napoleone e ormai grande potenza, misteriosa all'Europa e, in fondo, misteriosa a se stessa, prevale una civiltà d'impronta nobiliare. L'Italia, nelle reminiscenze della cultura classica e nella moda europea dell'epoca, è la terra delle stupende rovine avvolte dall'edera, dei mirti profumati e del cielo azzurro, della ma­laria e del sonno, dopo lontani secoli di risplendente gloria.
Un viaggio in. Italia diviene a mano a mano quasi una indispensabile nota di buon tono, se un giovane signore vuol segnalarsi nei salotti. Nella poesia del PuSkin incontriamo Yltalija zlataja, l' Italia d'oro: da echi di Byron e di Goethe, di Chateaubriand e di madame de Staci provengono gli accenni alla lingua del Petrarca e dell'amore, alla notte italiana, alla fanciulla di Venezia 2J Un poeta contemporaneo di Puskin e per un certo
*) Nel cono dì questo studio i nomi tonsi sono trascritti con il metodo scientifico accet­tato ormai sa piano mondiale e adottato anche dalla Enciclopédia Italiana: per dato un esem­pio, B) posto della vecchia grafia TurghinniefF usiamo la forma Turgoncv.
j Cfr.: A. BIOLATO MIONI, l'uSkin e l'Italia (con ampia hibl.), in A. Pulkin nel primo centenario della morte, Roma, 1937.