Rassegna storica del Risorgimento

iCORTESE NINO
anno <1972>   pagina <1>
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RICORDO DI NINO CORTESE
Sono trascorsi quasi ventanni, ma in qualcuno dì noi superstiti il ri cordo è sempre vivo. Durava ancora la commozione suscitala dalla cerimonia svoltasi al mattino, alla presenza del presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, davanti all'ara dei Martiri che, a Belfiore, cadendo rovesciarono il carnefice , e il foltissimo pubblico che si addensava nel pomeriggio di quel 21 settembre 1952 nella suggestiva sala degli Arcieri della reggia manto­vana ascoltava con interesse i discorsi inaugurali del XXXI congresso del nostro Istituto. Lo attraeva, soprattutto, il tema fondamentale del convegno, Demo­crazia e liberalismo nel Risorgimento, del quale l'avvocato Fario, presidente del comitato locale, assicurava che, già impostosi al congresso di Palermo , avrebbe trovalo in questo a più ampio ed approfondito esame , suscitando autorevole contributo di studio sulle correnti di pensiero e sui partiti poli­tici che hanno cooperato nel Risorgimento alla formazione dello Stato nazio­nale . Affidato al vicepresidente dell'Istituto, costituiva sicura garanzia di sapiente impostazione e di penetrante interpretazione.
A quella certezza, purtroppo, non potevano associarsi il presidente e il segretario generale dell'Istituto, ai quali, poco prima di recarsi ad ossequiare il presidente della Repubblica e il ministro della Pubblica istruzione, Antonio Segni, l'oratore designato e atteso aveva serenamente confessato di non avere steso neppure una riga della relazione che avrebbe dovuto pronunciare... Non solo, ma suggeriva di mutarla, per un altro giorno, in una delle tante comunicazioni minori.
E i due derelitti, con questa iradiddio sul cuore, dovevano continuare a distribuire sorrisi, strette di mano, informazioni e assicurazioni ad amici e a sconosciuti che non immaginavano neppur lontanamente quello che voleva combinarci Colui che era da tanti anni per tutti noi e rimarrà per sempre Nino...
Eppure, quando a Palermo, la mattina del 10 novembre 1951, quarta seduta del XXX congresso, Egli aveva svolto la Sua bella comunicazione su La costituzione siciliana del 1848 l'interessante e vivace discussione che l'aveva seguita era culminata in un preciso invito di Georges Bourgin a non restringere la spiegazione dei tentativi rivoluzionari alla espressione del
l) Crii ÀtA di quel congresso annoiarono a questo ponto: Il testo non è perve­nuto in redazione . L'argomento era stato accennato nella prefazione a Le costituzioni italiane del 1843-1849, Napoli, 1945. Il testo della eoBtitozione riapparve nel 2 volume della Nuova edizione interamente rifotta (il 1", con il grande studio introduttivo, non vedrò mai la luce) di Costituenti e costituzioni italiane del 1848~49 Napoli, 1951.