Rassegna storica del Risorgimento

ESULI ITALIANI GRAN BRETAGNA 1800-1850; GRAN BRETAGNA STORIA 18
anno <1979>   pagina <3>
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M GLI ESULI ITALIANI E LA SOCIETÀ INGLESE M I NELLA PRIMA METÀ DELL'OTTOCENTO H
Quali furono le impressioni dei nostri esuli nel loro primo impatto con la realtà fisica, sociale, intellettuale del Regno Unito? Quali le reazioni degli iso­lani inglesi di fronte alla novità di un contatto diretto, in patria, con nomini continentali e, per di più, esuli? Queste le domande alle quali cercherò di rispon­dere, entro il termine cronologico della prima metà dell'Ottocento.
In Italia non si conosceva nulla dell'Inghilterra, se non il fatto che vi regnava la libertà. In the Channel I felt free for the first time... I looked round and said with pride: 'Here I am free ' , scriverà Felice Orsini nel 1856, all'indomani della sua fuga dalle carceri austriache di Mantova.n Anche San-torre di Santarosa, il capo della rivoluzione piemontese del 1821, che morirà in Grecia come Byron, aveva detto nel 1822: Eccomi in Inghilterra, in un paese dove non avrò a temer di persecuzione .2) Nel 1837, Agostino Ruffini, futuro docente dell'Università di Edimburgo, dopo aver passato un anno scap­pando da una casa all'altra in Svizzera con Mazzini sentirà rinascere il senti-mento della propria libertà, la coscienza di avere riconquistato la propria indi­vidualità, la dignità d'uomo, il proprio nome... Noi siamo in mezzo ad un po­polo libero, liberi come questo popolo .3)
Tutti gli Italiani che approdano sulle bianche scogliere di Dover, è neces­sario tenerne conto, non hanno scelto volontariamente di passare la Manica; vi sono stati costretti dalle polizie del Continente, dove, però, sperano di ritornare al più presto. Un altro esule del 1821, il conte Giovanni Arrivabene di Mantova, lo dirà nelle sue Memorie: Agli emigrati politici non vi era altro rifugio sicuro che l'Inghilterra. Fu quindi giocoforza andare nell'isola ospitale .4)
La cosa è vera sia per chi arriva nel periodo napoleonico, sia per chi vi sbarca dopo le rivoluzioni fallite del 1820-21, del 1831, del 1848-'49.
Nonostante la loro diversa estrazione sociale e il differente credo politico, siano essi nobili o borghesi, costituzionali o rivoluzionari, descrivono Londra allo stesso modo. Cosi come quasi tutti hanno sofferto il mal di mare sulla Manica; per poche ore i benestanti, che a Dover abbandonano la nave, più
*) Conferenza tenuta a Londra il 12 dicembre 1978 per il Convegno organizzato dalla British Academy e dall'Accademia nazionale dei Lincei.
*) Memoires and adventures of FELICE ORSINI written fry himself, Edimburgh, 1857,
p. 185.
2) SANTORRE DI SANTAROSA, Lettera dall'esilio (1821-1825)) a cura di ANTONINO OLMO, Roma, Istituto per la storia del Risorgimento Italiano, 1969, p. 278.
3) CARLO CAGNACCI, Giuseppe Mazzini e i fratelli II uffini. Lettere raccolte e annotate, Torto Maurizio, 1893, pp. 147-148.
*) GIOVANNI ARRIVABENE, Memorie dela mia vita 1795-1859, 2* ed., Firenze, 1880, p. 119.