Rassegna storica del Risorgimento

Istria
anno <1994>   pagina <3>
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FONTI E MEMORIE
GIOVANNI DE VERGOTTINI E L'ISTRIA*
Ad un settantennio dal tempo che vide lo storico di Parenzo impe­gnato nella ricostruzione delle vicende della terra istriana, la rilettura dei suoi scritti di allora impone l'obbligo di comprendere sia lo stato d'animo che lo dominava sia i condizionamenti metodici che ne ispiravano l'ap­proccio storiografico. Si tratta di un obbligo che non è possibile eludere in quanto senza rendersi pienamente conto dei sentimenti e delle pas­sioni che lo avevano spinto a farsi, ancor giovanissimo, studioso delle vicende dei suoi luoghi d'origine, allora da poco congiunti alla patria italiana dopo il primo conflitto mondiale, e senza intendere insieme il valore ed il senso che consapevolmente egli aveva dato al proprio ruolo di storico della frontiera, quella rilettura finirebbe con l'essere scarsa­mente comprensiva o, addirittura, del tutto sterile. Errerebbe, però, chi da questo richiamo alle motivazioni prime del suo impegno storiografico volesse derivare l'immagine di un De Vergottini dominato soltanto, in questa fase della sua attività, dalla passione politica nutrita di naziona­lismo. Che, anzi, l'acribia filologica e la vasta erudizione che ne carat­terizzavano Ì metodi di ricerca e la tecnica ricostruttiva rendono assai diffìcile identificare nello studioso qualsiasi intendimento di sottoposizione totale della storia alla politica. Con ciò, naturalmente, non si vuole ne­gare come anche nel suo intendere il proprio métier d'historien si riflet­tesse quella coniunctio tra storia e politica che sempre caratterizza i più autentici tra gli storici, quelli cioè che affrontano gli studi mossi da un forte impegno civile. Si vuole soltanto dire come quest'impegno per la questione nazionale, come era logico dato l'ambiente di provenienza della sua famiglia, la sua formazione spirituale e le prime esperienze di vita vissuta, dettato da un forte patriottismo italiano e da una profonda sen­sibilità, non gli impedì di divenire uno storico rigoroso, estremamente aderente nella ricostruzione degli eventi alle fonti utilizzate, ed anzi forse più di altri timoroso di apparire condizionato dal nazionalismo talvolta esasperato della sua terra e della sua gente.1*
* Relazione letta al Seminario di Studi Bologna e la sua università nel contri­buto di Giovanni de Vergottini svoltosi il 25 ottobre 1993 a Bologna.
tt Sullo storico istriano cfr. P. COLLIVA, Ricordo di Giovanni De Vergottini