Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Commemorazioni. Vittorio Emanuele Giuntella
anno <1997>   pagina <3>
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AMICI SCOMPARSI
VITTORIO EMANUELE GIUNTELLA
Cercherò di ricordare Vittorio, al quale sono stato legato da cin­quanta anni di sincera e tenace amicizia, ponendo al centro i suoi interessi e i suoi studi sugli ultimi secoli di storia italiana. Non potrò farlo però senza continui riferimenti alla sua personalità, alle sue convinzioni ed alla sua vita, perché Fopera di lui come studioso del Risorgimento è stretta­mente legata al complessivo significato, ed alle diverse fasi, della sua esi­stenza terrena
E nato a Roma P8 luglio del 1913 ed ha vissuto la sua prima giovi­nezza al centro della città, presso Ripetta. Ma le radici familiari si devono ricercare nel Viterbese, in quella che egli amava chiamare la Tuscia Ro­mana, alla quale Vittorio fu sempre molto legato (anche perché, se a So­riano nel Cimino erano le sue radici, a Capranica di Sucri erano quelle di sua moglie). Significativa mi sembra, in particolare, l'eredità trasmessagli dal padre, ch'egli accolse anche se con diversi sviluppi e diversi accenti. Clemente Giuntella strettamente congiungeva. l'amore per la grande Patria (aveva tendenze monarchiche e nazionaliste) con quello per la piccola pa­tria (scriveva poesie romanesche anche nella Strenna dei Romanisti). E Vittorio amava anch'egli, seppure diversamente, l'Italia, Roma (nel suo si­gnificato locale, oltre che nazionale 'e universale) e la Tuscia romana.
Iscrittosi alla Facoltà di Giurisprudenza de La Sapienza, conseguirà la laurea discutendo una tesi sul nazionalismo italiano. E gli studi giuridici allora compiuti non gli daranno soltanto la competenza necessaria per lo svolgimento della sua carriera neU'amministrazione del Senato, nella quale entrò nel 1939, ma daranno anche una particolare connotazione ai suoi lavori storiografici in epoca nella quale gli storici avevano soprattutto una formazione filosofico-letteraria. Va però aggiunto che quei primi anni uni­versitari segnarono la sua esistenza anche per la partecipazione alla vita della Federazione Universitaria Cattolica Italiana. E vivo sarà sempre in lui il ricordo del contrasto tra FUCI e regime fascista (nell'ambito del noto