Rassegna storica del Risorgimento
PUCCINI NICCOL? ; POERIO ALESSANDRO
anno
<
1925
>
pagina
<
157
>
Lettere inedite di Alessandro Poerio a Niccolò Puccini 157
sarebbe partito per la Sicilia, e corso immediatamente in sua casa per proporgli di andare Insieme la sera stessa da Lucarelli, lo trovai uscito* Siccome egli mi fece sapere ch/e al suo ritorno di Sicilia lo avrei riveduto, così spero ancora potérmi adoperare in suo servizio e conoscere più da vicino un uomo così caro a te e così commendevole per se stesso. Ricevesti cerla-menite' a, tempo debito le prove di stampa tanto della canzone della Guacci quanto di due miei componimenti, sulle quali essa ed io facemmo alcune mutazioni e diligentemente correggemmo gli er-.*9É Mpografici. Nella mia lirica intorno iafl Canova, in paEfi'eolare muta? bastantemente la 3 stanza, ed i cinque primi versi corrono così:
E chi fia ch'entro serbi immacolata Solo una stilla della tua dolcezza E ne' marmi, ove intera Canova e cosi vera Incarnò la concetta alma bellezza.
Nella i* stanza invece d'In contemplar Natura feci Nel contemplar Natura, e nella seconda al sesto verso sostituì si colora a s'incolora.
Non altro.
Io non dubito punto ch le prove ti sieno pervenute e che tanto le mutazioni quanto le correzioni degli errori di stampa (fra i quali quello di famosa invece di formosa guastava il senso) siano stato osservate nella stampa. Ma siccome nelle due dime tue lettere non mi parli punto né di quelle prove particolare né della Raccolta in generale, così ti prego per mia tranquillità d'animi scrivermi ;smbto e chiarire tutto ciò. Io credeva a quest'ora la Raccolta già pubblicata, ma ho saputo
il contrario dal prof. Montanelli.
Le persone che ammirano qui la Canzone Mi Guacci su Colombo chieggono con impazienza se sia Stata stancata e la Guacci stessa me ne domandò tempo fa. Compiaciti dunque farmi uscire d'incertezza rispondendo subito, a posta cvmmàk A direttamente, sia accludendo la tua risposta al Salvagnoli che ha la genMezza di incaricarsi di farti
recapitare la presente. H
Le parole scritte a nome di alcuni popolani ed a te diritte mi sono parate semplici e commove* So che la festa delle Spighe riuscì splendidissima. Sento lodare il discorso detto dal La Farina. Aspetto secondo, il solito gli atti di essa festa quando usciranno in luce.
' Spero che la tua salute sia ottima, Della mia non posso essere contento rf ebbi due ore M singhiozzo nervino. Sbrigati certi' affari e messi' in sesto alcuni interessi, ho in animo di venire in lo-