Rassegna storica del Risorgimento
HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
anno
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1915
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pagina
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35
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di Garin QuerHeri Gonzaga 35
San Marco. Il generale D'Aspre, collii sua divisione, aveva lasciata Padova, il giorno innanzi al mio arrivo. Le notizie di Mi-
~lauo""e di Venezia l'avevano persuaso a ripiegarsi au Verona, dove si concentravano le trasognate guarnigioni, già temuto presidio delle città Lombardo-Venete. Venezia, al primo giungervi della notizia che la Costituzione era stata proclamata a Vienna, aveva, con mirabile ardire e con geniale avvedutezza, saputo liberarsi della forte guarnigione. Gli operai italiani dello storico arsenale erano insorti, e scarcerato Daniele Manin, lo avevano portato in trionfo. 11 conte Generale Palfy, governatore di Venezia, sorpreso e perplesso, in mezzo alle minacciose novità di quei giorni, si era là* sciato persuadere dal barone avvocato Avesani, accortissimo ed esperissimo uomo, a sgombrare la città. Daniele Manin, acclamato Dittatore, vi aveva rievocata la repubblica di San Marco,
Del papà, sorpreso a Milano dalle cinque giornate, le sorelle mi raccontavano, com'egli il 18 marzo, allo scoppiare della grande rivolta, si fosse, insieme ai suoi ospiti e parenti i conti Bolognini, ricoverato nelle cantine del loro palazzo, non lontano da quello dei Borromei, uno dei centri dell'insurrezione. Ne erano usciti il Beato giorno, ed una lettera d'Anselmo raccontava, come egli avesse in quel giorno ricevuto papà al palazzo Marino, sede del governo provvisorio, sorto dalle barricate. Lo aveva accolto con gioia, lieto e sorpreso di rivederlo con un. ritrattino di Pio IX all'oc-
chiello dell'abito, ed il cilindro inghirlandato di coccarde tricolori. Gli era parso compiacersi di Milano liberata, d'onde non voleva ancor muoversi per far ritorno a Padova.
All'indomani del mio ritorno in famiglia, ansioso di rivedere l'università, l'avevo trovata riboccante di centinaia di studenti, tra i quali non pochi miei condiscepoli degli anni appena scorsi. Nei suoi cortili, nei porticati, nelle aule era un fermento indicibile. Vi si discuteva una legione di studenti, da improvvisare. Non si dovevano forse secondare i manifesti decreti della Provvidenza? non si era essa già rivelata a Parigi, a Vienna, a Milano, a Venezia, nelle nostre città, le tracotanti guarnigiorni delle quali si erano vedute, a capo chino, ritirarsi frettolose o sgomente1! Interi battaglioni d'italiani avevano disertato le bandiere, con drappelli di soldati unghereai, anch'eaai repugnanti al giogo. Perchè indugiare un momento a farla finita cogli austriaci disordinati e sgomenti,