Rassegna storica del Risorgimento

HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
anno <1915>   pagina <36>
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38 Memorie Veliera
incalzati 'dalle falangi di Oarlo Alberto ? Dovevasi bandire la ero-aiata a nome di Pio IX. Gli studenti di Padova *V tene l'esempio. Dosi udiva esprimersi, intorno a me, gli ardèÉi: spiriti patriottici degli studenti già miei condiscepoli, alcuni dei quali si rallegravano eh' io fossi arrivato in buon punto per essere tra gli ufficiali di cui scarseggiavano. Io di quei propositi stupivo, forse perone avevo pur imparato qualcosa della milizia nella guardia* forse pero Uè vissuto, un anno e mezzo, in ben altro ambiente. JSTon potevo quasi credere a quel che vedevo : non solo studenti, ma professori ed uomini gravi, che li secondavano, anelanti ad aflron.: tare le schiere di Radetzky in aperta campagna, senza irrepara-zione alcuna. Ma eravamo nel primo periodo djel 1848, fn 11 ed eroico!.
La legione che si vagheggiava. fu davvero improvvisata, raf­fazzonata in pochissimi giorni. Centro dell'arruolamento e dell'arma­mento, fu in quelle febbrili giornate la gran sala del palazzo, (fella Ragione. Mi è rimasta, tra l'altre, impressa, in mente una sera, nella quale, in quella storica e grandiosa sala, mal rischiarata da poche lucerne ;éd accese candele, si arredarono, alla meglio, i no­stri crociati. 1 magazzini militari,-.abbandonati dal D'Aspre, for­nirono vecchi limili e qualche arredamento militare; giberne, cin­turini, berretti unifórmi, scarpe, pantaloni di tela, ghette ed altro. Alla rinfusa si distribuirono pacchi di cartucce. Si nominarono gli ufficiali e sottufficiali delle compagnie ohe non ricordo quante fossero : di una delle quali fui acclamato capitano, e nominati luo­gotenenti due bellissimi e colti giovani che avevano qualche anno più. di me, ma di cose militari erano inesperti affatto; li nomino con affetto e stima : l'avvocato Antonio Moni ini di Lucca, par tri otta mazziniano, che oggi ancora ignoro come e perchè tosse in quel renino a Padova,, e Bej lotti Bon, veneto, già attore di bel nome, allievo di Gustavo Modena. II Mordilii fu poi nel 10 a Firenzetra principali aderenti del Montanelli e del Guerrazzi, e nel 1860 prodittatore della Sicilia per Garibaldi ed eloquente de­putato poi primeggiò nella sinistra garibaldina, ed ora in senato, mio caro collega, qualche volta mi saluta sorrìdente suo capitano. Il povero Bellotti Bon venuto poi in bella fama, a capo di una eccellente compagnia comica, si tolse, per dispiaceri, la Yira> la­sciandomi sacra memoria di lui, simpatico, valente, ottimo.