Rassegna storica del Risorgimento

HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
anno <1915>   pagina <40>
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Povero pa-pfV : anche lui vegeto ancora, non lo rividi più' do;po quei giorni cosi sereni. Lasciai Padova per Milano dove anelavo ri­vedere Anselmo e nel lungo viaggio rivolsi in mente ciò che avevo udito delle cinque giornate e della parte, ciré vi aveva avuto Anselmo.
H ricordo poi della grande città, quale m'apparve poco più di un mese dalla sua liberazione, non lo ba cancellato il mezzo se­colo clic vi è corso sopra. v"i si- stavano rimovendo gli ultimi avanzi delle centinaia di barricate, entro le quali i Milanesi si erano asserragliati j vi si riparavano i guasti delle bombe, delle, palle di cannone, e per le contrade, già disputate al nemico, il popolo poc,anzi insorte si spandeva festante. pó'É era raro incon­trarvi gruppi omini in pieno assetto di combattimento, quasi , I!'aggirassero ancora tra barricate e sotto il tempestar delle palle. Il vestire all'italiana, in tunica e pantaloni di velluto neM,,e;iGax> pel lo alla calabrese, era assai comune; né mancava la singolarità grottesca di alcuni, che sfoggiavano elmi, corazze, scudi, lanciò tolte al guardaroba dei teatri. Non dico delle bandiere ad ogni casa, né di quelle-che sventolavano dai pinnacoli del Duomo mar­moreo, alla brezza ed al sole di quelle giornate di primavera.
Sbn saprei dirvi, care figliuole, con quale effusione di cuore riabbracciassi Anselmo in casa sua. Da quei giorni del 1848 prin­cipiò la cara convivenza nostra, durata poi, ad intervalli, finché egli ci fu tolto improvvisamente a Palidano, con quale stupore, sgomento, e con quale strazio, ve lo rammentate anche voi. La cara nostra Emma quanto lo pianse, quanto lo rimpianse poi !
Il viso d'Anselmo, quale lo rividi allora, pallido e smunto, con­trastava con la gioia che gli luceva negli occhi. Le veglie, le ansie, le fatiche, le responsabilità, incontrate nelle- giornate di combatti­mento, nei consigli di municipalità trasformatasi in governo di una città insorta, avevano lasciata la loro impronta sui tratti di An­selmo, ed io lo guardava ed ascoltava, pendendo dalle sue labbra.1
Mi accennava com'egli, negli anni trascorsi a Milano, attratto dall'altezza morale e politica dell'apostolato e dell'azione di Giu-
1 OÌS. nella bti8ta H lorica del Risorgimento italiano del Manzono (voi, IH, p. 621 agg.) la letteci! eloquente ohe Carlo 'C :- ni' indirizzava nell'aprile 1899 per difendere il flanelle Anselmo dalle malevole accaso, lanciategli nelle Me­morie Casati.,