Rassegna storica del Risorgimento
HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
anno
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1915
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pagina
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41
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seppe Mazzini avesse diffidato del nuove indirizzo d; idee e di propositi della scuola neo-guelfa del Gioberti e dei riformisti, pur non chi udendo gli ocelli alla sorprendente sua momentanea efficacia.
Mi narrava com'egli avesse rinnovata e stretta conoscenza con il conte Gabrio Gasati da molti anni Podestà di MilaOj di no mina imperiale, ma, ciò millameno, stimato a Milano, poiché egli coi suoi, degni assessori era pure la sola legale rappresentanza della metropoli lombarda. Lo àeva incontrato spesso nel tumultuare della città nei mesi che precorsero le cinque giornate Ài quali tumulti era stata occasione l'avere i Milanesi smesso di fumare per le vie, a sfregio e danno della Regia di Tabacchi. La soldatesca aveva risposto, a modo suo, a quella patriottica dimo-stirazione. In sull'imbrunire di quei giorni, pei* le maggiori contrade di Milano, s'incontravano comitive di soldati ed ufficiali, ciascuno dei quali, con pi sigari di Virginia in bocca spandeva nuvole di fumo in viso ai passanti. D'onde querele, risse, sangue per la città. Il Gasati aveva più volte animosamente protestato contro quetì*insolente procedere della soldatesca, ricorrendo al Governatore civile del Lombardo Veneto conte O' Donnei, che risiedeva a Milano. Da quelle proteste e rimostranze era venuta al Podestà ed ai suoi assessori un'insolita aura di popolarità.
Era allora il Gasati (un uomo sulla cinquantina, robusto ed un po' pingue) un autorevole gentiluomo, che nella lunga sua magistratura aveva attinto un non so quale burocratico sussiego. Cognato del Gonfalonieri, ne serbava in petto la tradizione di devota fiducia in Ke Carlo Alberto.
La -sera del: 17 marzo si erano diffuse in Milano sicure notizie della vittoriosa insurrezione di "Vienna e della Costituzione per tatto l'Impero che vi era stata proclamata dall' Imperatore. Ep-però quella sera stessa e V indomani di. "buon'ora, convennero insieme, a fide riunioni, patriotti d'ogni ceto, d'ogni età, d'ogni opinione politica: dai fanatici per Pio IX o per Carlo Alberto, ai repubblicani secondo la mente di Mazzini o quella di Cattaneo. In qne convegni si discusse con calore di una subita rivolta, che a somiglianza di quella di Vienna, sorprendesse, sbaragliasse la guarnigione e si ripereuotesse poi nelle vicine campagne e città. Si erano nei mesi scorsi, nel l'inveire dei soprusi soldateschi, introdotte in città alquante armi e munizioni, con dispendio e p-