Rassegna storica del Risorgimento

HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
anno <1915>   pagina <42>
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Memorie e lettere
ricolo di signori, e devota cooperazione di popolani. Solo il Caf> taneo suppose a quei propositi temerari, ina né l'autorità grande dell' uomo, né l'eloquente sna parola, valsero a distogliere gli animi e le menti infiammate ed esasperate, a rattenere il vólo delle audaci speranze. Consigliò il Oatteneo di valersi delle nuove libertà co­stituzionali per promuovere apertamente la causa nazionale. Sion fu seguito, ma si derise che, nel pomeriggio del 18, i magistrati civici si recassero dal Governatore, a chiedergli l'immediata appli­cazione delle guarentigie costituzionali.
Epperò la mattina del 18 marzo, il Podestà coi. suoi assessori -ed Anselmo, che il Casati volle associato ai mnnicipali in quel solenne momento, si recò in via Monforte al Palazzo del Gover­natore Civile. Via facendo molti cittadini si erano venati accom­pagnando al corteo municipale, e non pochi di loro lo seguirono poi, su per le scale, nelle sale stesse del Governatore. Il quale, dalle novità di Vienna già impensierito, da questa inaspettata vi­sita e dal suo corteo fu cogito di stupore, e venne in grande per­plessità di mente. Ne derivò una lunga inconcludente discussione tra PO' Donnei e il buon Casati. A troncare le quali esitanze si fece d'un tratto innanzi, tra il Governatore ed il Casati, il giovine Enrico Cernuschi. Con fare cortese ma risoluto, egli propose che il Governatore in poche parole scritte al Casati esprimesse V ur­genza di alcuni immediati provvedimenti costituzionali: cioè che la polizia della città fosse affidata al Municipio ; e questo, inca­ricato di prontamente ordinale ed armare nna guardia di cittadini. Era il Cernuschi già ben noto in Milano, per le sue predilezioni giacobine, per l'elegante suo vestire alla Saint-Just ; ed anche per­chè devotissimo al Cattaneo. 11 perplesso Governatore annuì: il Cernuschi gli dettò la lettera che fu consegnata al Casati, e que­sti invitò O' Donnei ad accompagnarsi a lui : sarebbero andati al Palazzo del Broletto, sede municipale, dove, d'accordo, si sarebbe provveduto ad attuare i provvedimenti, in massima, già convenuti. La sorprendente comitiva dei municipali col Governatore si av­viava così verso il Broletto, quando ne fu improvvisamente de­viata dall' incontrare nna folla di gente, che si ritraeva ruggente, perchè incalzata da soldati a baionetta calata. Già risuonavano lontani i primi colpi di fucile, e si improvvisavano le primissime bar­ricate; era scoppiata, tra tuoni e lampi, la gran rivolta. Avvenne