Rassegna storica del Risorgimento
HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
anno
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1915
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Memorie e lettere
ricolo di signori, e devota cooperazione di popolani. Solo il Caf> taneo suppose a quei propositi temerari, ina né l'autorità grande dell' uomo, né l'eloquente sna parola, valsero a distogliere gli animi e le menti infiammate ed esasperate, a rattenere il vólo delle audaci speranze. Consigliò il Oatteneo di valersi delle nuove libertà costituzionali per promuovere apertamente la causa nazionale. Sion fu seguito, ma si derise che, nel pomeriggio del 18, i magistrati civici si recassero dal Governatore, a chiedergli l'immediata applicazione delle guarentigie costituzionali.
Epperò la mattina del 18 marzo, il Podestà coi. suoi assessori -ed Anselmo, che il Casati volle associato ai mnnicipali in quel solenne momento, si recò in via Monforte al Palazzo del Governatore Civile. Via facendo molti cittadini si erano venati accompagnando al corteo municipale, e non pochi di loro lo seguirono poi, su per le scale, nelle sale stesse del Governatore. Il quale, dalle novità di Vienna già impensierito, da questa inaspettata visita e dal suo corteo fu cogito di stupore, e venne in grande perplessità di mente. Ne derivò una lunga inconcludente discussione tra PO' Donnei e il buon Casati. A troncare le quali esitanze si fece d'un tratto innanzi, tra il Governatore ed il Casati, il giovine Enrico Cernuschi. Con fare cortese ma risoluto, egli propose che il Governatore in poche parole scritte al Casati esprimesse V urgenza di alcuni immediati provvedimenti costituzionali: cioè che la polizia della città fosse affidata al Municipio ; e questo, incaricato di prontamente ordinale ed armare nna guardia di cittadini. Era il Cernuschi già ben noto in Milano, per le sue predilezioni giacobine, per l'elegante suo vestire alla Saint-Just ; ed anche perchè devotissimo al Cattaneo. 11 perplesso Governatore annuì: il Cernuschi gli dettò la lettera che fu consegnata al Casati, e questi invitò O' Donnei ad accompagnarsi a lui : sarebbero andati al Palazzo del Broletto, sede municipale, dove, d'accordo, si sarebbe provveduto ad attuare i provvedimenti, in massima, già convenuti. La sorprendente comitiva dei municipali col Governatore si avviava così verso il Broletto, quando ne fu improvvisamente deviata dall' incontrare nna folla di gente, che si ritraeva ruggente, perchè incalzata da soldati a baionetta calata. Già risuonavano lontani i primi colpi di fucile, e si improvvisavano le primissime barricate; era scoppiata, tra tuoni e lampi, la gran rivolta. Avvenne