Rassegna storica del Risorgimento
HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
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1915
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59
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M Carlo Qmwìevi Gonzaga 59
vernanti di Roma gì i risposero convocando in Koma (H 5 febbraio 1849) un'assemblea da eleggersi dal popolo, con pieni poteri per provvedere al vedovo Stato. Il decreto fu salutato dal suono di tutte le campane di Roma.
Queste le condizioni politiche d'Italia allo spirar del 1848* quando la Francia, il 10 dicembre, eleggeva con sei milioni di voti a presidente della Repubblica il principe Luigi Napoleone Bona-parte che aveva, regnando Luigi Filippo, tentato più volte di farsi imperatore, e che giovanissimo col maggior fratello nel 1831 aveva marciato cogli insorti italiani, contro Roma pontificia! Alla fuga di Pio IX a Gaeta del 24 novembre 1848 seguiva il 1 febbraio 1849 quella del Granduca prima a Santo Stefano e poi a raggiungere il Papa a Gaeta ospite del Borbone.
Si seppe poi che una lettera del Radetzlty aveva consigliato quella fuga, promettendo la non lontana restaurazione granducale per le armi imperiali. Frattanto quella fuga affrettò in Toscana la proclamazione della repubblica, e ben rammento aver uditonisi sera del 5 febbraio, tra i portici degli Uffizi, la voce del Mazzini che a migliaia d'uditori acclamanti raccomandava con calda parola la Repubblica toscana sorella alla romana, che stava per ri* sorgere in Campidoglio. Tacquero le due repubbliche, la toscana e la romana, quasi ad un tempo, ma la toscana ebbe vita ingloriosa e morte ancor peggiore, mentre la romana lasciò luminosa traccia di sé nella storia. Il Mazzini, che n'era a capo col Sani e FArmellini la governò con saviezza fin da principio apprestando valido aiuto d'armati all'esercito piemontese che stava per ritentare la prova delle armi.
Oarlo Alberto viveva, dalla capitolazione di Milano nell'agosto, più che mai in quell' ondeggiare di pensieri, di sentimenti, di propositi; ch'era stato ed era il tormento della sua vita. Lo accasciavano i ricordi della fallita impresa, e mal sopportava il peso delle antiche e recenti umiliazioni, e quello dei rimorsi non ancor placati e dei sospetti, che ben sapeva riuati nell'animo degli italiani. Anelava perciò liberarsene rinnovando la guerra contro l'Austria, sebbene ben sapesse le sue armi troppo disuguali a quelle dell'implacabile nemico. Favori perciò sulle prime i disegni del Gioberti, che avrebbe voluto moderare il moto popolare in favore della Costituente, dando a questa i I colore di una rappresentanza