Rassegna storica del Risorgimento
HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
anno
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1915
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pagina
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61
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di Oarlo Mmepi QMMga 01
Pur troppo io fui lestiinonio dei tristi casi di Toscana, ma non giunsi, come avevo desiderato, a partecipare alla difesa di Koma.
In Firenze il disastro di Novara depresse gli animi, ì quali vennero presto inclinando ad un accomodamento coi Granduca, nella .lusinga di conservare alla Toscana lo Statuto, e di sottrarla alla minacciata invasione austriaca. Al quale pusillanime espediente lo stesso Guerrazzi, il dittatore della mal ferma repubblica, inclinava. JMyisava però condurre il negoziato della restaurazione granducale, con cautela e sottili avvedimenti. We discuteva intanto coi; municipali di Firenze, eoi Digny, Cól 3?ruzzi, collo stesso BicasoM, i quali poi diffidando del tribuno affrettarono diretti accordi con Gaeta Avverme così clic il IO aprile in Firenze scoppiasse, forse fomentata, una feroce rissa fra la plebe fiorentina e volontari livornesi rozzi e licenziosi,, àel pressi della stazione della ferrovia, ed in piazza Santa Malia Rovella, Accorsero il Guerrazzi ed il Zan-netta a cavallo a sedaiè; quel tumulto . vi riuscirono. Ma già non pochi livornesi giacevano assassinata ed io quella sera, in quella piazza, tra tanta gentilezza d'arte toscana, ili1 testimonio inorridito della ferocia dei beceri fiorentini, tino di loro mostrandomi il coltèllo insanguinato gridò: Sofàgue ftWeiìifiino detesto La sera stessa è quella dell'indomani le colline! 5 Fiesole e le attrg he efngono Firenze, apparvero insolitamente illuminate e P undici aliale storme di contadini, invasero la città, a strapparvi gli alberi della liberta, gridando Evviva il Granduca! E quella sera in una riposta stanza del Gaffe Vita! prossimo al Mercato Teccliio, a me e ad alcuni giovani compagni toccò difenderei da un branco di contadiuù, Essi brandendo bastoni, ci volevano costringere a baciare i busti in gesso del Granduca clic portavano in bràccio trion-fanti I
In quei frangenti i. liberali restauratori del Granduca, dicendo di salvare il Guerrazzi dal furore popolare, lo avevano ricoverato nella fortezza del .Belvedere* W lo trovò il Granduca, lo processò e non tu libero he dopo alcuni anni di prigionia, ai quali dob Diamo l'eloquente difesa di sé stesso, cline il bizzarro e poderoso ingegno del Guerrazzi ci lasciò, curioso documento di quei tempi.
4li ultimi mesi del nostro soggiorno a Firenze ci erano stati rallegrati dalla venuta d'Ippolito Gamba, con Camilla nostra so-