Rassegna storica del Risorgimento

HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
anno <1915>   pagina <70>
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Memorie e -lettore
era urtata seconda madre, fedéle alle tradizioni secolari cbe le ave­vano fatto accogliere coinè sue non poche delle famiglie illtratàà dei nostri profughi ai tempi della Biforina protestante, n nipote di quel buon Oaniperio ginevrino, Manfredo cresciuto a Milano lo conobbi poi e gli liii aifezionaito assai. Era alloca tra t nl( Se­diti giovani milanesi, cbe la baldanza itegli ufficiali austriaci rin­tuzzavano apertamente, e poi fu tra ì jg aleiitH nostri volontari, ed anche tra gli esploratori ilatìSatìi di - lontane regioni: promo­tore indefesso di studi geografici, egi espansioni commercial. A Ini singolare tempra, ci1 uomo, che morte immatura ci tolse, ripenso con memore amicizia.
E poiché tra la grande emigrazione italiana d'allora mi tra­scorsero i più fervkii anni della giovinezza, io non posso fare a meno di parlarvene, care figlinole.1 Fu detto che a centomila ammon­tassero gli emigrati italiani d'allora in Piemonte, in Svizzera, in Francia, ed Inghilterra.
Se il numero ha per se stesso un notevole valore, questo appare maggiore per la qualità della gran maggioranza di quegli emi­grati : rappresentai delle classi più agiate, colte e generose di tutta Italia, se ne eccettui forse la Toscana, la qnale per la rela­tiva mitezza del restanfaM governo granducale non diede a qnella migrazione che pochi ma illustri esuli, quali il Montanelli ed il Kordini.
Fu memorabile segno dei tempi che l'impulso del sentimento liberale e nazionale s'indirizzasse al Piemonte quale a centro del movimento politico di tutta Italia. Quella emigrazione vi ebbe ac­coglienze fraterne ed influenza grandissima, mentre essa stessa vi sì modificava, al contatto, agli esempi de' piemontesi : disciplinati e tenaci ne' loro propositi di libertà e d'indipendenza, devoti alla loro dinastia guerriera ed antica, e di ambizioni necessariamente italiane.
Dal 1849 al 1859 sì venne così compiendo eoi l'emigrazione in Piemonte quella fusione morale fra tutte le varie genti italiche, la qnale preparò qnella politica del 159 e 1860. E ai Lombardi, ai
L'autografo comincia qui at-1. cenere pièno (li oaiìtìòiMtuiu e di penti-loenti: e, mentre l'ho MONI, indonnente ilprodotliOi ftovo, pgb quest'ultimo tratto, traaoogliere tra le molte lezioni aooavftllBnfeisi quella ohe meglio riapoe-eliii il pensiero iiffottfcsta del O. G.