Rassegna storica del Risorgimento

1853 ; COMITATO NAZIONALE ITALIANO ; MILANO ; GENOVA
anno <1925>   pagina <886>
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Piota Catóni
principi!, potessimo noi obbligare l padroni a riUrnri JàJk/ortewvj que­ste questioni furono latto da Giaeomcttì a Micheli. Rapportò 18* spost del Micheli, non ne dubitate, npo possono cucre state da VÌMO-nnriò: è .positivo, e vuul lavorare con fidanza e eo.U;trea, Lo > Micheli poi mi disse che pargli essere H Mauri [Acerbi]1 M pò troppo irriflessivo, e proclive ad accedere alle opinioni dèi prinapali dell'Hi* iPtstrùcei]. Ecco: come sono i rapporti delle, varie frazioni fra noL MS cheli è intrinseco con M.<* [Pistrucci !] di cui Io credo parente;1 ne parla con stima, e collo stesso, avanti che fosse costretto a fuggire, ebbe varie conferenze. Ho touorii- ;dacii ,per credere che fu M> che dissegli meritar poca stima il Lodovici /j, e che Vói peccate di leggerezza. Ritenete però che:: .ì. parlò: ;di Pàoli [Pio) ti] quale Aè parlarono Leopoldo, e quale ne: parliamo noi. Non so se Micheli poi. sta in relazione {attuale di stùdii) con L... A schiarimento di quanto vi chiedemmo, sappiate che Benedetto [Cairoti] il quale ha molte relazioni e pratiche nel po­polo, seppe che dal popolo: stesso si parlava di orgie per giorni vici­nissimi, e quasi stabiliti. Io poi dall'inservibile [?] seppi che i facchini di ultima classe (barabba di Porta Cià) pel giorno della proclamazione detì' impero [2 dicembre] avevano fissato di non andare a. bottega, fare un'orgia [sommossa] onde intervenisse la gafa [la Polizia], per comin­ciare: a menar le mani; vedete bene che a gente positiva è riflessiva queste cose non potevano garbare; da ciò ne venne la mia mossa al Paoli, per chiedergli se fossero essi che avevano messo tutto questo fuoco; e cosi imprudente. Il Paoli!: si schermi, dicendo che avendo tro­vato mdllierenza nella classe media, avevano dovuto slanciarsi nel po­polo onde con questo trascinarsi dietro questo [sic], che del resto oggi però non avevano sognato le cose tanto oltre, e che era certamente zelo esagerato dei capi popolo,, feci riftéÉtere sulla poca prudenza poiché alle orecchie di Benedetto era giunta la voce che un inviato di Pipo [Mazzini] era in Milano per combinare ogni cosa. Qualche giorno dopo l'inservibile mi disse che ai barabba era giunto una serie di contr'or-ciini e che si consigliavano a starsene quietìj: -:d mjnòn.LCommettere im­prudenze,
Trovai poi' l'Elisa [Pistrucci] la quale si meravigliò meco che li cre­dessero imprudenti ed avventati; ma a me parve intravedere un cambia­mento di fronte, dopo il mio ritrovo col Paoli, al quale significai l'opinione del Micheli, contrario in un moto in città, ed anzi contrario ad ogni inizia­tiva in paese. 11 Paoli si trovò col Benedetto, ed altro dell'egual stampo, e tutti, cercarono persuaderlo delle sue chimere e quasi dirci ridicole vi­sioni. In, un ulteriore abboccamento che ebl> col Paoli gli significai la