Rassegna storica del Risorgimento

1853 ; COMITATO NAZIONALE ITALIANO ; MILANO ; GENOVA
anno <1925>   pagina <891>
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Relazioni intorno ai moli del 6 febbraio 1853 Bys
lo si tta; esso reme qualche ammutinamento per la disperazione ielle famiglie 4ei condannati. Egli ha anche la colpa di avere di propria arbitrio usato di ogni sevizia contro, ì detenuti di' condizione educata cK aveyà fatto mettere in prigioni oscure appositamente preparate nel locale del già monastero maggiore di Porta VercellmaL L'insalubrità dì quelle prigioni fece oltremodo:..
Abbiate pazienza e non trovate connessione perchè a questo punto fui inopportunamente interrotto.
I detenuti di classe più elevata furono privati finànco dei soccorsi esterni di vitto di visite a differenza di quelli del basso popolo. Do­vendo troncare questo scritto vi significo i nomi delle principali spie che contribuirono colle loro deposizioni e confronti coi detenuti si [sic] della comm. che dell'auditor to, contribuirono a stabilire le prove vere o pretese dei fatti e delle colpe imputate a tutti quelli che vengono condannati. Mappelli, lavandaio nel borgo degl' ortolani; Nicola Magna-ghetti, venditore di similis-oro con banchetto presso alla porta dell'arci­vescovado di fianco al duomo; Domenico Polloni, calzolaio alla piazza Sv Ulderico; Ambrogio Polli, portiere (buseree). della Chiesa di S. Ste­fano e Giovanna Ricca sua moglie; Francesco Fossati, sarto abitante in borgo S. Pietro in Gessate di Porta Tosa; l'altro sul corso di detta porta verso il Dazio.
1 Vi raccomando che questi nomi siano affidati alla stampa o almeno siano pubblicatali più possibile. Lt'loro infamie saranno pagate.
Fra i detenuti certo Pietro Sualdi orefice della Cont. dei Visconti, ha fatto propalazioni che però non danneggiarono pare gran fatto giac­ché pronunciò nomi: di gente che ora è. in salvo. L'auditorato venne pure- a cognizione per le propalazioni di detto detenuto dell'uccisore di Vandoni e di Coltellini e di chi vi assistette. La Sig. Elisa [Pistrucci] fu pure nominata non per nome ina per designazione di sua nazionalità, e molto si propalò sulla sua condotta e sue operazioni sino alla mattina deì-i.ó.
Non ;v.i consta che fino ad ora sia conosciuto qualche cosa di Pàoli.
Rilevate come meglio potete, Addio. Salutate gli amici.
ALFIERI Vili
Lettera di C. Alfieri e '. 'Cadolini
Milano, 25 luglio 1853.
Dalle continue pratiche venni in cognizione che Paoli [Pioki De' Bianchi] trovasi a Stradclla. Cpn lui altri ef suoi- Soci. Non cousta