Rassegna storica del Risorgimento

1853 ; COMITATO NAZIONALE ITALIANO ; MILANO ; GENOVA
anno <1925>   pagina <893>
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Reiasioni intorno (ri moti dtfl 6 febbraio /Sfj tk}
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Alcuni degli arrestati fanno delle rivelazioni, e da UJI arresto i può arguire che qualche co siano arrivati a scoprire. DI' Ghirlanda nulla di nuovo; lo crediamo tutti innocente affatto. Alla gendarmeria fu diramata una circolare sull'invio da Londra di certi bastoncini con punta avvelenata; sono i soliti loro mezzi per fomentare l'odio. Qui qualche casa li ha da vedere, massime la loro paura [sic], ed i ba­rabba vi seminano davanti il miglio per il cibo dei capponi.
Milano ha quasi ripreso ili primitivo aspetto, a aò molto Contri­buirono le vod'i Che negli sctìrài; giorni correvano di perdono generale, governo civile, diminuzione, d* imposte sono, ciarle, ma indirettamente hanno giovato allo stato materiale del paese.
X
Lettera di F. Sordi a G. Cadolini
Milano, 8 maggio 1853.
- Caro Annibale [Giovanni Cadolini],
Ebbi la tua del 6 sono contento che non fosse un ritardo da parte Itila. Il signor Bonavera (?) tornò a scrivere averti consegnato la somma speditati; un'altra volta sii più sollecito.
Il Signor Milazzi [Alfieri] che fu da me- stamattina mi disse che scriverà in persona al Signor Tornasi [Giovanni Cadolini]; da lui quindi saprete quando dovrete spedire.
Parmi impossibile che non conosca il signor Zozzì (?). Io credeva dei tuoi amici; chiedine di lui al Mauri [Acerbi]. Non trovo perchè il signor Lucidi (?) siasi cambiato d'opinione; ma di quanto potei com­prendere è schiavò delle idee di Mauri [Acerbi], Io poi unendo il mio voto a quello del signor Mi lazzi consiglierei ad escluderli ambedue, giacche non sanno distaccarsi dal vecchio sistema; se nella amministra­zione non avremo concordia chi cì perderà saremo noi piccoli capitali­sti, poiché i grossi avran sempre modo di riaversi.
Da Mauri saprete le strani voci che, ài fanno circolare per Milano; speriamo che non verrà turbata la quiete.
Martedì vi scriverò se mi troverò a Milano', poiché domani vado in campagna né' so se tornerò alla sera*
Pe intanto addio. Salutate Lucidi ed altri; ricordatevi dcll'aff.
Vostro CECCO [Sordi]