Rassegna storica del Risorgimento

GENOVA
anno <1925>   pagina <936>
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936 Atti uffittoìi
già. per dirimere là. ver lenta fa vi* diplomatica; si*era possibili, coti* forza in caso diverso.
Sìvori in/alti- noti riuscendo a: persuadere il governo tripolino della infondatezza delle tue prelèse, dalle trattative passò all'azione.
È noto come le dieci imbarcazioni armale fa guerra della nostra divisione, ripartite in tre gruppi e rispettivamente affidati al sottotenente di vascello 'Già. Batta MilUl'ire, al guardiamarina di / classe Carlo di Versano, al guardiamarina di a classe Edoardo Tholosa.no {diciassettenne} sotto il comando del tenente di -vascello Giorgio Mameli attaccassero nella natte del zj settembre, il naviglio nemico incendiandolo ed affon­dandolo.
Ma non è altrettanto noto cke all'arrembaggio, assieme alla gente delle imbarcazioni, salisse anche, volontariameule e coraggiosamente ac­canto al Mameli, l'avvocato genovese Antonio Baratta cke trovatasi per .caso su d'una delle navi del convoglio, conte del pari non è noto l'enfu-tusiasmo dimostrato dagli equipaggi mercantili del medesimo convoglio aitando seppero cke avrebbero ancor'essi dovuto il giorno dopo cooperare coi- marinai militari ad ulteriori assalti già prestabiliti.. Il Bey però, spaventato dalla vigorosa azione del Mameli, rese omaggio alla nostra bandiera desistendo doli*avanzare quella tale pretesa della regalia*
Ora, quei nostri marinai mercantili allorché partivano da Genova colla divisione Stvori erano ben lontani dal pensare che si sarebbero tro­vati nella circostanza di dover combattere. Ma l'atavico sentimento di combattività che è nella nostra meravigliosa gente di mare la far star parata sempre ad ogni ardita impresa.
Cke dire dell'eroico avvocato Baratta cke trovatosi per caso fra ma* rinai cke vanno alla battaglia, spontaneamente, per impulso di cuore si-lancia, sciabola in pugno all'abbordaggio?
Egli era un degno rappresentante di quella nostra fiera borghesia, intellettuale rifuggente dalla codarda morale del quieto vivere che, anche alcuni secoli prima col notaio Biagio AsSereto diede il comandante occa~ rionale delle galee genovesi vincitrici a Ponza della flotta spagnuola e dell'orgoglioso Alfonso d'Aragona.
Il magnifico comportamento della nostra Divisione conosciuto che fu ebbe all'estero un'eco di ammirazione tanto pia viva per quanta ina­spettata. A Parigi e a Londra specialmente risuonò come una sorpresa assolutamente lontana dalle possibilità.