Rassegna storica del Risorgimento
GENOVA
anno
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1925
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pagina
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960
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Alti infittati
quale seppe conferire all'organo nontro la grande autorità detta quale gode presso gli studiosi, la domina la temuta colle quali tento d riassumere i risultati sinora ottenuti dalla scienza intorno alla storia dI nostro Risorgimento sentiamo quanto grave sia l'immatura sua icom-parsa per noi, per la scienza, per la Patria;: e, riconoscenti degli inei-lamenti e degli esempi datici, alla sua memoria riverenti ci volgiamo colla speranza che il frutto di tanti sfòrzi le assicurino la gloria che si meritò.
Il Comitato Toscano ha visto scomparire insieme colla marchesa Altoviti Avila Angiolina e col senatore conte Florestano De Larderei, l'erudito conte Cesare Sardi di Lucca e il prof. Pietro Stromboli di Firenze, anima un tempo di tutte le associazioni culturali e patriottiche.
Il Comitato romagnolo ha perduto il comm. Vittorio Sanguinetti; quello Ligure, Angelo Redaelli ; il Trentino, Luigi Omelia e Cas-siano Paolazzi ;:- il Triestino, Ugo Bendinelli e Gerolamo Vtdacovich; il Piemontese il conte ing. Uberto Govone, già suo segretario; il Romano, il comm. Vittorio Emanuele Bianchi suo vice-presidente, e l'on. marchese Alfonso Lucifero. Il Comitato Lombardo infine è stato più provato di tutti per la perdita del conte Giosuè Carminati de' Brambilla, del senatore marchese Lorenzo Cusani, vice ammiraglio di squadra, socio promotore, dello studioso e dotto awoc. comm. Giovanni Cairo, dell'on. don. Ettore Candiani, chenel campo dell'attività commerciale e del- sentimento nazionale tenne alte le nobili tradizioni paterne; del nob. Guido Frizzoni, mecenate delle arti e raccoglitore ed illustratore dì tesori artistici; del prof. Elia Latte, etruscologo di fama mondiale, appassionato pure dei nostri studi; dei sigg. Carlo Ricci e Andrea Santini, probi e laboriosi cittadini ed industriali.
La loro memoria ci assista nel nostro cammino e ci conduca a quel successo ch'essi in vita auspicarono, non meno dì noi, alla nostra Società.
Intanto ci è gradita l'occasione di proclamare che le condizioni finanziarie della Società sono floridissime, anzi tali che non abbiamo mai potuto salutare uguali finora, come riferirà il Tesoriere generale (Vedi allegati i e 2).
Come per noi, anche per tutti i soci ciò deve essere cagione di grande compiacimento, che ci auguriamo anche maggiore; l'anno prossimo, segnatamente se gli sforzi collettivi di tutti i Soci riusciranno ad aumentare il numero dei nuovi iscritti j e se tutte le norme di una buona e severa amministrazione saranno, come sinora. sempre osservate.
A tale proposito non sarà inopportuno neppure quest'anno rivolgere un appello ai tesorieri dei Comitati perchè vogliano attenersi con