Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1926>   pagina <4>
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Eugenio Casanova
viaggio approdare a questa Palermo. Spero parimenti che l'amico portatore delle lettere voglia adempire scrupolosamente la sua tnis- sione e con quella sua consueta esattezza e precauzione, mentre po- ehi giorni addietro nell'arrivo del vapore V Antonietta venne arrestato il cameriere di esso vapore che portava lettere e giornali: ciò per quanto ci è stato detto.
Abbenchè la tardanza del nostro carteggio non avesse prodotto nessun detrimento al sempre più infiammato spirito pubblico, pur non dimanco è stata per me una positiva angustia, e per non sapere i veri fatti all'estero e per non sapere come regolarmi. Mi auguro che alla più i presto mi prevenghino le istruzioni desiderate ed in uno additato un nuovo mezzo di corrispondenza un poco più frequente del presente. Io non so intendere come essendo le nostre generali ope- razioni dirette ed operate da persone che hanno maneggio, relazioni ed influenza in ogni luogo, hanno trascurato e trascurino l'organiz- zazione ben stabilita e inrintracevole con quest'Isola; la quale non è ultima nel calore della libertà universale e non è del pari poco in- teressante per la sua topografica posizione. Tali direttori però, nel- l'altezza ove sono, san più vedere di me che mi giacio come in una profonda vallata. Ma da questa profondità in cui mi sono vi dirò sempre che sono sforzi indicibili tutto quanto da noi si opera, ma che non possiamo a lungo e di continuo operare tali sforzi senza un presto e positivo aiuto, mentre ogni giorno si verificano nuovi arre- sti; ed a sventura ci vediamo ogni giorno privi dei nostri affezionati, che nella santità della loro virtù vanno a patire inaudite torture, ma, fermi, han saputo conservare il segreto della catena che tutti ci lega <t e le operazioni che si partono particolarmente da me. Sono otto << giorni che uno dei miei affezionati, di eoloro che san tutto sagrifi- care per la salvezza e l'onore del proprio Paese, giace ira le torture del Castellammare. A noi duole la sua posizióne, ma ci fa più arditi e più pronti afrontare quei pericoli, che sono necessari a proseguire il nostro cammino: cammino che si rende ogni giorno più scabroso, per quanto sempre vieppiù ci vengono meno le braccia all'operare.
<< Cerchiamo adunqne in ogni modo e particolarmente per i éow solati, e, tra questi, quello dì America, come il più onesto ed il più unisono a' nostri principi e voleri, di stabilire questo desiderato fre- guente carteggio; il quale porta del positivi vantaggi e ci pnote fare acquistare tant'altri braccia, per quanto questo Governo ce ne toglie.
Ero giunto a stabilire, una delle più belle operazioni, sì tanto a noi necessaria, come sia appunto l'organizzazione di una stampa a