Rassegna storica del Risorgimento
1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno
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1926
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pagina
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8
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Eugenio ' Casanova
esso, per i bagni, dice lo spirito pubblico, per salvarsi la vita ne' fu- turi avvenimenti. L'Emigrazione dovrebbe tutto operàfe-er fac che <s "questo assassino perda sotto i colpi di pugnale quella vita tiHfi per camparsi à sacrificato e Sicilia e i Siciliani.
Qui lo spirito pubblico è molto inalzato. Però voi conoscete al par di me che questo nostro spirito pubblico con l'istessa facilità cne <L si alza si abbassa. Una nuova prò' o contro produce il suo istantaneo cambiamento. La nuova che corre è che in Stragusa vi è una flotto <f inglese che, ad ogni conto, ffuole stazionarsi in quel porto non solo, ma vuole a sé l'intera piazza. L'allarme del Governi;, il partireià'stan- taneamente di Satriano all'arrivo di una staffetta e la rottura di ogni comunicazione tra noi e Siragusa ci: accerta della realtà di tale no- tizia. Ecco così aperta la speranza ad un pronto cambiamento, ritor- nando nella fiducia del Governo inglese, governo per tutti i numeri a noi particolarmente il più scellerato tra ogni altro che vi fosse. Ma "noi dobbiamo secondare ogni venticciuolo che può far spingere avanti .la nostra lenta barca, e cosi ci è forza accreditare sempre più tali notizie !e spingere lo spirito publico ad irompere da l'uno all'altro momento. I nostri proclami fecero un positivo effetto, il Governo se ne atterri grandissimamente-fé erede con una ministeriale circolare a tutte le autorità di togliere dal pensiero individuale che vi fosse ben sistemata una organizzazione preseduta da un Comitato centrale. E quella ministeriale assicurava <J che il Governo, iconoscitore a fondo di tutto quanto nell'interno dell'Isola si Operava e generalmente e par-.<< zialmente smentiva l'esistenza del Comitato centrale, giusto quanto diceva un proclama portante la data del 20 maggio 1851 ed assicu- rava che-un tal foglio non era affatto stampato ne' torchi di Sicilia , né in carta esistente in Sicilia, per il che dunque non si era che Poi- pera di qualche demagogo all'estero, il quale per qualche corrispon- dente avesse fatto immettere in Sicilia quel foglio di fonte buggiarda. Ma il Governo non avrebbe lasciato in fine ogni ricerca per venire a capo di un tal corrispondente per questi togliere e proseguire la pace e la quiete che generalmente sì gode in Sicilia sotto la santità del presente Governo .
Oltre a questa ministeriale le voci di pulizia sparsero che tali proclami etano stati portati in Palermo da un bastimento di guerra americano e che il Governo, certo di un tal fatto, aveva obbligato quel legno a partire. Voi vedete bene a quante sciocchezze spinge la paura al miserabile Governo di Ferdinando due.
Un altro fatto più positivo del già detto e che da un momento