Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1926>   pagina <26>
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sé Eugenio Casanova.
molti altri sono perfetti reazionari e fidi alla rea! pagnotta; mentre che la violenza dispotica si accresce e gli straordinari dazi parahV zano quasi dall'intutto col commercio il traffico della sventuratissima Isola, e, più in Messina, dove molti negozi sono falliti, *e, totalmente mancati come in Palermo ed altrove.
Caro Rosalino, informiamoci meglio è con certezza, e, più, sul personale; dai quali falli ne potrebbe addipendere qualche maggior danno e generale >>.
E Francesco Terasona, il 13, da Torino: Da un discorso di Bri- gante ho motivo a confermarmi nel sospetto, che Crìspi divise con << me nel pervenire la tua lettera, che i due giardinieri, di che tu par- lasti nella tua, e di che, lo stesso giorno dèlio arrivo di essa, aveva? parlato la Croce di Savoia, fossero due spie della Polizia napoletana in Sicilia; mentre, come si spiegherebbero le loro smanie, ora che di loro sì è parlato, col dirsi, prima, scampati per miracolo alle perse­la- cuzioni?
Siamo cauti, mio buon Rosalino. Noi lasciammo molti, che ave- vano nome di galantuomini in .dtlia: e sappiamo che ora fanno le spie ovvero hanno accettato posti nella Polizia. Prima, un capitan d'arme; poi un famoso ladro, che si scopri amico di lui; indi, due giardinieri, che saranno, forse due compagni d'arme! Attenti, miei cari; e, senza lettere dei nostri veri amici, non ammettete a conft- denza nessuno, quando vengono uomini da quella tetra infelice!.1, p
Quei sospetti e quelle raccomandazioni dimostrano in quale incer­tezza vivevano gli emigrati e in qual desiderio di aver notizie precise sugli eventi di Sicilia, come sull'organizzazione. Il Comitato di Parigi, che aveva ricevuto l'adesione di quello di Palermo, alla quale abbiamo accennato, chiedeva il 14 giugno a quello di Genova notizia di questa organizzazione nell'Isola: mentre per invogliare gl'isolani a rispondere e a tenersi fedeli alle idee, òhe professavano, Giovanni -Jnterdonato, da Parigi, comunicava a Rosalino un quadro dello stato dell'Europa in quel medesimo mese di giugno del 1851, che Vincenzo Errante redigeva colla data del 17 nella forma seguente:
Rimesso in Palermo il 17 giugno 1851.
Lo stato dell'Europa è il seguente:
In Francia i partiti sono a fronte nella lotta per la revisione <t dèlia Costituzione. Coloro che vogliono la revisione per distrurre la Repubblica ciascuno nel proprio interesse, legittimisti, orleanisti e <JC bonapartisti, non potranno mai riunire i tre quarti, di voti che sono