Rassegna storica del Risorgimento
1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno
<
1926
>
pagina
<
28
>
S- Eugenio Casanova
ansiosamente alla Francia, risdM a finirla per sempre col dispoti- smo tì co' Re per non dovè? -Cominciare da capo, come avvenne
* nella risoluzione del 1848.
Eccovi senza esagerazione .tì sotto l'aspetto più veridico lo stato della politica e della condizione dei popoli in Europa .
Queste notizie erano accompagnate dalla seguente lettere di Rosa-lino Pilo.
Miei cari amici e fratelli,
Da tutto quanto di sopra sta vergato rileverete lo stato vero europeo; conoscerete, che, l'ora della riscossa non potrà tardar molto a venire e quindi fa d'uopo prepararsi a tenere lo spirito pubblico soì- levato, e fare intendere a tutti i cittadini siciliani che la salute della Sicilia sarà dipendente da quella d'Italia tutta; che, perciò la nuova rivoluzione deve essere latta nel' senso italiano puro; che gli sforzi nostri devono tendere a stabilire una volta la Majone.italiana; e che per giungere a questo santo desiderio i popoli delle'-singole parti d'Italia devono intendersi onde nell'ora del movimento formare un sol volere, quello di liberare la bella Penisola dallo straniero, dal quale non poJm. uguraMi ,aLto ée orrenda schiavila, àbbisem- pre in mente che f Italia per essere forte ed indipendente deve per necessita mandare ai diavolo 1 He e costituirsi in Repubblica; che in Roma devesi stabilire la sede del governo;. ,e che le quistioni par- ticolari delle varie parti d'Ilaria devono essere stralciate d'una Cor statuente che -sj dovrà radunare fn Roma, composta dai rappresene tanti le varie parti d'Italia eletti a /suffragio uinì versate. Queste idee, miei fratelli, fite che prendano forte radice in Sicilia, come già in tutti i paesi della sventurata, e bella penisola si sono ribadite; ed
* Una volta che saranno convinti tutti gli Italiani veri di questo santo pensiero, Italia nostra sarà felice-, e noi avremo fatto il bene dei 4 nostri figli e nepoti.
Ho ricevuto lèttera da Firenze in data del io di Peppino P. l'amico Mentori} che mi rimise le ótìze xj6 m soddisfo delle prime cambialette speditevi. Egli mi scrive che avea aftte), o Pepe, iin'eiA
* cato -dì ricevere la corrispondenza e poscia fair tenere per mezzo di un'amico che ti (ecg conoscere i nostri scritti ai capi interessati. Io gli ho risposto che la persona che doveva venire a ritrovarti, non si fé vedere e quindi lo ho pregato >c additarmene il nome, affinchè
1* tu. vi ti potessi abboccare per cosi avere campo di conoscere e va-