Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1926>   pagina <31>
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// Comitato centrale siciliano di Palermo (184.9-1852 1
lità dello Stato! I sistemi di associazione, che il progresso grida ai paesi culti e che qui ha spinto incanti l'ultima classe, vengono dal ti- more di un governo imbecille nella nostra beli* Isola aboliti .
A tali notizie fa riscontro una esclamazione di Francesco Gioeni in una sua lettera; da Malta a Rosalino, in data del 2 agosto: In Gir- genti si costruiscono n. 7 ghigliottine per ordine del Governo. Ve' che Goveno paternalmente provvido!!
Né senza relazione con le informazioni date dal Vergara sono quelle che, cogliendo l'occasione di lamentarsi di non aver ricevuto neppure un rigo che gli annunciasse l'arrivo a Genova del chirurgo Do­menico Denaro, egregio patriota, da lui e dal Privitera, raccomandato­gli, Giuseppe Scorsone dava il 17 agosto da Palermo al medesimo: Intanto, in questa aspettano per gli ultimi di questo mese uno sbarco di truppa inglese; ed anche vi è chi aggiunge che la flotta inglese porterà pure ad Alberto Amedeo.
<< Qorre pure voce che, fra poco, per ordine dell' umanissimo << Bomba, la Sicilia tutta sarà obbligata a pagare due annualità di foll­ar diaria. ,
Ed in questo frangente di cose, il nostro eccellentissimo Senato discute della costruzione di un gran teatro, invece di pensare ad ac- conciar le strade e prevenir moltissimi fabricati, che minacciano ro- viha! fino a quando abuseranno della nostra sofferenza?! .
Indipendentemente dallo sfogo finale, la voce dello sbarco inglese corriponde all'altra della cessione di quattro porti dell' Isola all' Inghil­terra, ed in ogni modo si -collega coli'azione politica colla quale que-st' ultima procurava di annullare l'effetto della crociera compiuta dalle navi francesi sulle coste siciliane in principio della primavera.
Certamente, la condizione delle cose, infida quanto altra mai, gio­vava ai partiti, e a quello democratico in special modo. L'organizzazione nelle provincie si affermava g consolidava per la buona volontà di al- cunt partigiani; i quali per influire sui loro, soci e'B*ut popolo avevano naturalmente bisogno, die il loro prestigio rimanesse intatto e che 1' i niziativa di qualunque atto, di qualunque notizia partisse sempre da loro. Invece, troppi erano i siciliani' alT'estero, troppi-- i partiti che pullulavano nell'Isola perchè non pervenissero' ine sj' sparesssero da fonti diverse le nuove dall'estero e queste non venissero commentate con intenti di­versi dai loro. D'altra parte, di Comitato dì Genova non era sempre sollecito nel trasmettere 11 tanto desiderato quadro della situazione po­litica europea, sul quale avrebbero voluto guidarsi gl'isolani.
Perciò, ai 21 d'agosto, il Vergara desideroso, anzi tutto, di meglio