Rassegna storica del Risorgimento
1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
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1926
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34
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34 Eugenio Casanova
nelle ultime vicende immolandosi, vittima spontanea e silenziosa, sé non salvava la libertà, santificò il nome della Sicilia. L' Europa oggi sa che un pensiero concorde domina l'Isola tutta, a cui batte d'un solo palpito il cuore, poiché i fatti suggellati col sangue sono inde- lebili e sacri I
Però l'Europa non ha finora pei Popoli di Napoli e di Sicilia la stessa credenza, e quel eh'è peggio in mezzo a noi stessi, fra gli i- gnoranti o gli illusi cova il ferale sospetta, e ve lo suscita e avviva il fiato venefico dei nostri oppressori : sventuratamente si è fatto per lungo tempo servire l'un popolo all'altro da strumento di morte, e dalle improvvide moltitudini si guarda e maledice alla scure che ba- lena e gronda di sangue, non alla mano del giudice iniquo, che se- gnò non vista la sentenza micidiale... i nostri soli e veri carnefici son tutti là, da Carlo d'Angiò a Ferdinando II!
Tralasciando, o fratelli, i nostri reciproci torti, sotto le varie do- minazioni che ci sospinsero a vicendevole strage e ad uniforme ser- vaggio; è bene che si ricordino i falli da noi commessi sotto la Bor- bonica dinastia, per non rinnovarsi mai più. Questa ingenua confesse sione fatta a voce alta, con le nostre mani strette alle vostre dalla stessa catena su cui si tramandano i nostri cuori il fremito elettrico dell'amore, della speranza, e della vendetta, frutterà infamia ed esterne minio al vile che ci conquide, a noi la redenzione del pentimento!
Peccarono i padri nostri quando Ferdinando III e Carolina d'Ausi stria, fuggenti da Napoli, imprecati e maledetti da voi, accoglieano fra le braccia con festose grida di forsennata esultanza. Non sape- vano quei miseri, che l'esperienza della sventura, se migliora i pose poli, intristisce i tiranni e raddoppia in loro con la paura la smania del delitto; onde ogni segno di vita in un popolo, sia pure di gioia adulatrice, suscita in loro sete di sangue... Avvezzi a bearsi nella con- templazione dell' Uomo cadavere, dopo averlo galvanizzato vi s'av- ventano su col pugnale a trafiggervi il moto insensato e meccanico! E doppiamente peccarono allorché, inseguiti dal sangue versato, li ricettarono una seconda volta nell' isola, mentre gì' iniqui lasciavansi dietro, il corpo di Caracciolo, dondolante all'antenna, le teste di' Ci- rillo e Pagano consacrate dal Genio e dalla canizie, pendenti dalla corda come il teschio deU'assassittQei trascinavano seco della Sanfe- ce la persona bellissima, per sottoporla al patibolo, mentre essa mor- morava boccheggiante i nomi di Patria e d'amore ! Ma, pari al pec- cato fu la penitenza terribile. Conobbero ben presto gli illusi come il contatto è bruciante nella lasciva ambizione di Carolina e nell'indole