Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1926>   pagina <35>
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// Comitato centrale stallano M Palermo (1849-1852)
ruvida superstiziosa e codarda del bestiale marito: frutto dell'ospita* Ktà concessa si fu la guerra fraticida, la libertà distrutta, lo spionag- gio e l'assassinio divinizzati, e l'onta di esser nato a Palermo Ferdi- nando II parricida!
Nel 1820 mentre la Sicilia anelava divincolarsi dai lacci della << Borbonica Dinastia, e i campi di Palermo erano caldi di sangue fra- terno, da voi si affidava la libertà al giuramento d'un empio re, che ritornava, circondato da' Croati, a sciogliere il voto sull'altare della << Patria rovesciato, e a ricongiungere insieme Napoli e Sicilia nell'onta d'uno stesso servaggio!
Ammaestrati dalla fatale esperienza, nel 1848 si sapeva da noi, che, precedendo la Sicilia i moti di Napoli, si offriva vittima voi lontana all'ira feroce e implicatole del tiranno e alle subdole art- dell'anima sua mentitrice e volpina; pure si affrontava il martirio, spe- randosi che il selvaggio distruttore delle Calabrie, di Siracusa e Ca- tania, il manigoldo dei fratelli Bandiera, livido ancora dei recenti misfatti consumati in Reggio ed in Messina, non potesse assumere la maschera della libertà senza scottarsi il viso e senza che il mondo - rabbrividisse del sacrilegio*-.. Ma voi, o Fratelli, ed è questo il vostro peccato, credeste piuttosto al nipote di un re spergiuro che ne ere- ditava anche l'infamia del nome, all'uomo che vi offriva una lurida carta pel profumato Vangelo, anziché ai vostri Fratelli, che avevano e i primi inalberato la bandiera a tre colori: l'emblema dellaNazio- nalità Italiano; che l'avevano inaffiata del proprio sangue, nell'angoscia del cuore gridando: Quell'uomo, o fratelli, ci disgiunge da voi; ec- covi la nostra mano, ma pria cacciate quel fantasma che vi tradi-<f sce! Se il 29 gennaro invece di essere stato da voi acclamato Re benefattore, fosse stato stimattizzato Re Giuda, non avremmo pianto né il 15 maggio sovra Napoli arsa e schernita, uè sulle ceneri sacre <? di Messina e di Catania, né sull'Italia da lui contaminata e venduta !
Or la benda è caduta! Agl'idoli di fango sotto forma di Pio IX, di Ferdinando secondo, di Leopoldo di Lorena, si è sostituita la santa immagine dell'Italia, i satelliti dei nostri oppressori, sian nati in Si-4. citi a, in Napoli o in Lombardia, son nostri comuni nemici; chiunque sorgerà primo, correrà in soccorso al caduto fratello' per rialzarlo e ricongiungersi a lui; onde combattere insieme l'esecrato straniero, Quando la Patria nòstra sarà sgombra da ogni tiranno, allora, ma al- lora soltanto, sotto il vessillo della Libertà documenteremo, 0 Fra- tell con amore il patto della comune Famiglia,
Sicilia, 29 agosto 851 ,