Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1926>   pagina <39>
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ti Comitato centrale siciliano di Palermo (T849-152) 39
f di tutti quelli trovatisi in prigione e nelle isole per affari politici. Questo lavoro mi è imprescindibile; e, se flou me lo potrai far tenere esattissimo, mandamelo alla meglio; ma mandamelo al più presto. Siamo in dovere di scrivere contro i giornali, venduti al Bomba, i quali sostengono che soli róo sono stati i fucilati in tutta l'Isola, f dacché fu spenta la rivoluzione; e questi 160 non erano che assas- sini messi fuori delle prigioni dai rivoluzionari.
Ho pronta per spedirvi molta mercanzia, la quale vi giungerà gradita; ma, per Dio, mi è stata riportata indietro per la ragione so- pra dettavi. Addio.
Tuo ROSALINO
Questa lettera pare fosse dal Pilo scritta per gradetta; poiché di parte di essa ci è rimasta la minuta che pubblichiamo in nota, come esempio di tale corrispondenza (1).
(1) Minuta di lettera di mano di Rosalino Pilo a un amico di Palermo non nominato ma membro del Comitato centrale Siciliano. Le notìzie politiche o necessarie a sapersi furono dapprima disposte a mezzo di una gradetta o reti­colato. Gli spazi intermedii furono per più della metà riempiti con parole che costituissero un senso qualsiasi. L'ultima parte però della minuta non reca se non lo scheletro delle notizie senza che fosse riempito con parole insulse.
Si sottolineano le parole che nella prima parte paiono aver costituito l'or­ditura:
Mio caro amico,
e Io non ti scrìverò più a meno che m'avvisassi il veritero tuo soggiorno e ciò perchè tu ti sei dimenticato nell'ultima tua di cennarmi in quale paese dell'isola sei stato destinato: cosa che mi ha fatto bile, perchè oramai dal mese di giugno il tuo silenzio mi fa dubitare di sinistro. Il giorno sette agosto ebbi un foglio di Catarina, la quale mi dice stare bene, ed il venti lo zio Cocò mi pregava di riscrivergli per il cinque e tei pensa che lo spedirgli le
* mie lettere spesso invece di farla vivere lieta l'aumenta la malinconia. Quella mia cara Caterina non può starmi lontana Mi furono scritte lettere sul pro- posito da Mammà. Se vi restituite a Cianciane tutti di famiglia avvisamelo, perchè mi preme saperlo a causa che devo colà spedire delle lettere con il vapore l'Ercolano, che in settembre prossimo farà dei viaggi per costi. Fammi ciò conoscere onde io potere costi spedire allo zio le tue lettere. Non si è potuto combinare il matrimonio d'Angelino. Recate le nuove di questo con­ti tratempo alla sua famiglia che attendeva notizie su di ciò. In verità, Ange- lino vi ha grandissima colpa perchè non doveva in generale dir male di tutta
* la famiglia della sposa. Le sono buon? e belle le parole, ma le pene ed il di-