Rassegna storica del Risorgimento
1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno
<
1926
>
pagina
<
49
>
Il Comitato centrale siciliano dì Paiamo (1849-1852) 49
Questa lettera non era ancora pervenuta a 'Palermo., che il Ver-gara, sempre privo di notizie da Genova e d'altrove, ripeteva pftÌL severamente i suoi rimproveri pel silenzio di quel Comitato, che imputava ad indolenza, mentre egli e i suoi compagni giornalmente rischiavano la vita. Rinnovava le richieste tante volte fatte; e si doleva più che mai di essere coi suoi, per via di quel silenzio inesplicabile, prevenuto da altri nella diffusione di notizie e stampe dall'estero; il che danneggiava enormemente il partito, come già aveva rilevato, a benefizio dei costituzionali e degli Albertisti.
Le stesse rampogne Gino rivolgeva particolarmente a Rosalino, ma in modo meno acerbo, spiegandogli tutto il danno, che derivava dalla precedenza, che altri potesse assumere, dalla contraddizione che potesse manifestarsi nelle notizie che, per ignoranza, potessero diffondere nei 23 distretti, ove ormai erano istituiti comitati del partito.
Ma, quel che più gli cuoceva, era una specie d'inchiesta sull'opera del Comitato e dei suoi membri, affidata a un tale di Palermo dagli emigrati di Marsiglia e particolarmente dal Bagnasco, inchiesta e inquirente, che gli erano stati subito denunziati e lo spingevano a inveire contro il mandante, che disorganizzava tetto il lavoro, al quale con tanta fatica e con tanto pericolo attendevano.
Signori,
4. .Due mesi senza vostre lettere, due mesi senza conoscere i vostri lavori, senza farvi conoscere ì nostri, due mesi privi di tutti i mezzi ~ che vi dimandammo, delle istruzioni superiori che reclamavamo!
Era nostra fiducia, era certezza che finalmente con questo va- pore tutto ci fosse giunto. Fu una lusinga; una trista lusinga!
Noi non sappiamo chi ne ha la colpa; sappiamo però ed è giu-* sto che voi pure lo sappiate che questa intenzione di corrispondenza, questa disorganizzazione, questo isolamento è mortale pei nostri la- vori, per la nostra causa.. La rtsponsabilità delle conseguenze peserà sopra Óim>ì che, potendo, non l'avete risparmiata. Noi formiamo un tutto con voi e con gli amici di Parigi; ma quando le parti di que- sto tutto restono in questo isolamento, il tutto è una illusione, un fantasma,
: Sfidando ogni giorno le carceri e le fucilazioni, i birri e le spie, noi abbiamo organizzato come un solo uomo tuttala Sicilia. Dimani < potrebbe, essere il momento dell'azione. Noi ci troviamo preparati a
completarlo.
limanti tutte le provincie, innanzi a tutto questo Popolo noi ab-