Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1926>   pagina <59>
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// Comitato centrate siciliano di Palermo (rSty-is*) 50
di cui vi acchiudiarao.una lettera. Soggiungiamo soltanto essere giunto alla Spezia Kossut a bordo della fregata americana Mississìpi coi suoi compagni di esìlio, diretto forse per l'Inghilterra, ove gli si preparano * immense ovazioni, e poi pei? gli Stati Uniti, ove dimorerà qualche tempo per ritornare in Inghilterra a far parte del Comitato europeo, e La città della Spezia e tutti i colli vicini si videro illuminati a festa e /emigrazione in Piemonte dirigerà un indirizzo al gran martire dell'Ungheria. La città di-Genova gli manda un anello.
L'imperatore che.,, si recò in Lombardia. Fu accolto secondo i me-c riti, cioè, con la solitudine e col silenzio, a malgrado di tutte le violenze usate dalle autorità che prescrissero iUuminaione forzosa e feste munici- pali obbligatorie. Questo parateli della forza umiliata e della giu- stizia trionfatile, mostra a tutti che la rivoluzione morale è compita e .che il regno della forza agonizza. In Roma e (nella Loihbardia pu- niscono col pugnale le spie. In Monza ebbe varie coltellate colui che prese l'appalto per rMèminazione della città per la venuta dell'Im- peratore. Intanto {"'Tedeschi fanno un campo di circa settanta mila t uomini a Somma, e'i Piemontesi di circa trentamila in Marengo quasi * accennando volersi difendere a caso dì aggressione. Ma per ora opiniamo che i due campi si scioglieranno in pace;
* Fra l'Inghilterra e l'Austria la lotta diplomatica continua sempre; e la liberazione di Kossut accrescerà certo gli odi; ma non per questo verran- no a guerra. La sola Francia potrebbe darne la cagione con una delle so- lite sue crisi. In Germania dopo l'abrogazione delle cosi dette costituzioni t concesse spontaneamente e spontaneamente tolte, e precisamente dopo e la revoca fatta dall' Imperatorino della famosa costituzione del 4 marzo per ritornare al dispotismo puro, il partito repubblicano cresce ogni giorno, e tutti confessano che la libertà ci va di mezzo. È un sogno da infermo, una misera illusione.
e Nuove opere che accennino a nuove idee, al progresso dell' urna- nità, noi non ne conosciamo. D'altronde volesse il Cielo che da noi si potessero metteÈe, ad esecuzione le idee che son già di patrimonio comune! A' nostri figli si lascerebbe la cura del resto.
Sul personale dei nostri esuli, il Comitato residente in Francia si è accinto al lavoro. Da qui si è diretto a lui il rapporto per l'e-c migrazione di Genova, e da lui avrete il quadro dell'intera emigra-c zione.
.' Sugli uomini che faticano per la causa italiana, possiamo dirvi che quasi tutti gli esuli sono accinti a quest'opera. Fra i repubblicani vi .'s'ora;, gli unitari e i federalisti. Uomini d'ingegno e di cuore ap-