Rassegna storica del Risorgimento

TUNISI ; CAIROLI BENEDETTO
anno <1926>   pagina <912>
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che da iiudfca anni compariva a Benevento (1914**9*5) * illustrava la storia an­che recente di quella nobile Provincia., Anche nell'ultimo numero (jta deiranno K/i troviamo parte dell'accurato studio di ABELE SeANtwNKsn Mchcltmgelo Cianciullì statista irpino del periodo napoleonico ft 1819).
. La condotta tenuta dal principe Francesco, duca di Calabria, erede al trono e vicario generale del re durante il uonlraestre costituzionale di Napoli del 1820-2*4 ci è svelata dalla giustificazione ch'egli stesso ne dà alla Giunta di scrutinio nominata a esaminarla. Il dott. EGJLDO GENTILE che l'ha scoperta nel­l'Archivio della Casa reale a Napoli te pubblica ed illustra con sicura dottrina nelle memoria intitolata Lo scrutinio del Duca di Gfataòria (Napoli, 1. T. E. A. 1926, 8, pp. 17).
-A Una delle prime cure distia. Giunta provvisorio di Governo creata il io luglio 1820 in attesa delle elezioni e della convocazione del Parlamento dell Regno delle Due Sicilie fu quella d'istituire VArchivio del Parlamento * primi atti del quale dovevano essere i processi verbali e le forinole dei giura­menti . E difatti il verbale e le formole del giuramento prestato il 13 luglio dal Re, dai Principi e dalla Giunta formano il nucleo di tale archivio che rac­colse tutti gli atti di queir Assemblea pei nove mesi che sussistette. Quali sieno state le vicende posteriori di quell'Archivio e degli atti contenutovi, come ne abbia diligentemente ricomposta la congerie e abbia saputo trarne la bella, preziosa e lodevole raccolta che compare nella Colle/ione degli Atti parlamen­tari pubblicata sotto gli auspici della R. Accademia dei Lincei, spiega il dott. EGILDO GENTILE nella sua prefazione intitolata La Raccolta jdègli Atti del Par? lamento del Regno delle Due Sicilie 1820-/821 (Bologna, Zanichelli, MCMXX
8, pp- 44)-
:6L 11 prof. BiNDo CHIURLO, cotanto benemerito dei nostri studi e della
nostra propaganda in Cecoslovacchia, esamina sui documenti dello Spielberg il supplizio del libro (Trieste, Tip. Mutilati ed invalidi, 1925, 8, pp. 25), al quale con raffinata crudeltà vollero sottoposti il Pellico, il Maroncelli e gli altri mar­tìri rinchiusi in quel covile Francesco Giuseppe ed i suoi aguzzini morali, prin­cipale fra tutti il padre; PsulowJéa;
I libri, portati seco dagli italiani, furono loro tolti, e sostituiti con libri morali e di divozione atti a stancarne la mente.
.* Per il principe di Mettermeli i Napoleonidi rifiugiati in Italia e parti­colarmente a Firenze non erano meno sospetti dei rivoluzionari, specie dopo la partecipazione dei figli della regina Ortensia ai moti di Roma del 1831; e, quindi, il centro d'intercettazione della corrispondenza stabilito a Verona comunicavagli regolarmente la copia del carteggio che tra quei principi spodestati passava. A questa circostanza è dovuta la conservazione sino a noi delle lettere scambiate dal 1833 *ì 1840 fra Luigi già re di Olanda stabilito a Firenze, e il figlio Luigi Napoleone, la principessa Carlotta cognata di quest'ultimo e gli altri Napoleo­nidi segnatamente Intorno al disegno di matrimonio del futuro imperatore colla cugina principessa Matilde e ai tentativi g?mpiceni di hit avversati dal padre