Rassegna storica del Risorgimento

TRENTO
anno <1926>   pagina <926>
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926 Atti ufficiali
valoroso condottiero della vittoriosa Armata che siti Grappa, con leggen-dario eroismo tenne fermo il nemico voglioso, nella recente terribile guerra, di invadere le più ricche icmtrade della Patria-. A Zffiè, forca­tamente assente. Vada quindi Wì primo memore saluto di questyÀs-semblea. Ad esso si unisce, non meno deferente e sincerò, il saluto al vegliardo infaticabile che della nostra Società è giustamente Presidente d* onore, a S. E. Paolo Boselli, simbolo vìvente della storia del riscatto e ognora e sempre animatore delle nostre più alte e più pure idealità na­zionali.
Ringrazio vivamente S. E. il Ministro dell'Istruzione Fedele, che volte onorare il nostro Congresso del Suo intervento pure in rappresen­tanza di S. E. il Primo Ministro.
Il nosìro Comitato, povero di mezzi, sebbene ricco di fede, non potè cerio gareggiare con quelli delle maggiori città sorelle, che nei prece­denti Congressi seppero allestire con grande decoro cerimonie in onore di ospiti sì insigni, sì graditi. Ma esso crede di non essere ad esse inferiore per la scelta del luogo, che ospita questo nostro convegno: in questo an­tichissimo castello, dove alla severa imponenza delle1 'costruzioni murarie ed architettoniche ed alla fastosità, pur troppo in parte ora guasta, delle' magnifiche opere d'arte delle quali molti secoli di residenza principesca Pa dornarono, s'uniscono le memorie sacre della nostra stòria più recènte: tè vestigia del sangue e del martirio, onde anche la mia terra per un lungo doloroso calvario potè giungere or sono otto anni, alla sud redenzione dalla schiavitù polìtica straniera ed alla sua auspicata unione alla Ma­dre Patria.
Nessun ambiente potrebbe essere certo più appropriato e più sugge­stivo di questo per i lavori dì una Associazione quale la nostra, inspirati al culto del Risorgimento, allo studio delle sue travagliate vicende, alla raccolta e alla pubblicazione dei documenti atti a mettere tali eventi nella loro giusta luce, alla conservazione accurata ed affettuosa di tutto quanto serva a tramandare ai posteri tricordi di quest'epoca venturosa.
Nessun ambiente, dico, meglio di questo Castello, che fra le sue mura racchiude pure la fossa dove la trinità dei Martiri trentini Battisti, Filzì e Chiesa, con animo sublime pativa il supplizio accrescendo a tutta Italia il maggior titolo della sua dignità di nazione <?/ mondo: il sacrìfcio fulgente dei suoi Figli più puri.
E non lungi da questui, voi potrete visitare in un numero ormai