Rassegna storica del Risorgimento

TRENTO
anno <1926>   pagina <927>
immagine non disponibile

Atti ufficiali 927
folto M sale, che va sempre pia aumentando, anche le olire più umili tracce della nostra patriottica passione. Dal tempo dei primi isolati pre­cursori, alle centurie dei nostri legionari dell'ultima guerra, attraverso mille segni della partecipazione attiva della popolazione trentina a tutte le campagne deW Indipendenza'; e quelli, della lotta combattuta quasi in silenzio, ma forse attreltanto aspra e difficile, nelle nostre contrade; la lunga lotta del nostro ifreaentismo, superbamente, immacolatamente ita­liano. Voi vedrete o Signori come mi riassunto della vita nostra dell'ut-tòmo secolo, nelle sale del Museo del Risorgimento trentino, intorno al quale io ebbi Vonore di darvi qualche ragguaglio, già due anni fa, nel Congresso di Milano.
Son certo che m questa felice e fraterna comunione di animi, in questo santo luogo, potrà arridere ai vostri lavori il più fruttuoso suc­cesso. E al nostro Comitato ne ridonderà nuovo lustro St che secondo i voti generali si affretti l'opera di restauro, a cui ora lo Stato accudisce, per cancellare, nei limiti del possibile, le grave ingiurie subite dalle do­minazioni nemiche.
Eccellenza, Signori Consoci.,
Con questi voti e con questo certo animo il Comitato trentino vi ac­coglie qua ospiti e vi invita ad aprire i nostri lavori sociali, ma prima atto di questfb Assemblea, come in ogni festa solenne del patriottismo italiano, sia un omaggio devoto alla Maestà del Re, alto Patrono della nostra Società, al Soldato virtuoso dell'ultima guerra dell'Indipendenza, che la mia terra onora di particolare, filiale reverenza, per le fauste sorti di Lui propiziate dal destino.
E un omaggio infine al Capo del Governo, a .Si E. Benito Mus­solini, il timoniere gagliardo di questa nostra Italia, assurta oggi final­mente a quella unità cftó- i lontani Apostoli segnavano per lei, e sempre più degna di trovare nel mondo per il valore e la tenacia dei suoi figli il compenso che giustamente le spetta, il posto che il destino le addita, la potenza che. ad ogni costo, la nostra volontà concordemente le farà toc­care, Viva l'Italia!
Unanimi e prolungati applausi sono tributati1 .all'oratore al quale il Ministro stringe cordialmente la mano.
Sorge quindi il grand'uff. prof. CASANOVA, che a nome della presidenza so­ciale saluta S, E, e lutti i Congressisti, eppoi cosi comincia: