Rassegna storica del Risorgimento

TRENTO
anno <1926>   pagina <964>
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964 MM-. affiatiti
CONSIGLIO CENTRALE
Adunanza del 19 novembre 1926, ore 10
ORDINE DEL GIORNO
i. Comunicazioni della Presidenza.
2y Insediamenro del Consiglio.
3, Programma triennale.
'Jjfc Pubblicazione popolare di divulgazione.
SÉ ~ Bilancio preven;tìv,p- .per l'esercizio finanziario 1926-27. ' >6> Varie.
Presièdè:': ì'fj, E. il Maresciallo d'Italia (SRDIXO Gy SÉÀNOÌ
Sono preserifcj i Consiglieri senatori. CMSXÌ, DALLOUQ, FERRERÒ IH CAM­BIANO, GABB* 'GRW,: ORSI, RAV.V, RUteNr, ZiPPEtrjj.il pì?o CASANOVA,;-se­gretario generale, l'avv. DE BARBAI, i colonn. FwitZANi, tesoriere generale, GOKSI, i prorT.ri MICHEL, ROSSI, il: d;pt, StAoaoJi*;
Il ?uEsmstpm: dà' la parola al segretario generale
Prof. CASANOVA, che comunica gli assenti giustificati: avVpHlPi'A, profes­sori GAìLAVREsr, Sl-orm. gen. PAGANI.; Constata il numero dei presenti per la validità delle deliberazioni, ohe tè ragg-iunSIfiì
11 PRESIDENÈJ, esprime anzi tutto i sensi di tutta la sua gratitudine all'As­semblea generale dei soci che, convocata in Trento nell'occasione del XIV Con­gresso sociale, ha voluto riconfermarlo nell'incarico di; presidente della Società per il triennio 1926-29.
Ringrazia, dunque, con tutto il cuore per l'onore fattogli, come ringrazia pure Jl sen. Zippel che con tanto amore e9 con tanta diligenza ha saputo orga­nizzare e condurre a termine il Congresso: si égrJekmente riuscito. Saluta con piacere e soddisfazione il nuovo Consigliò,, che si è rinsanguato con elementi preziosi e manda un memore, grato: pensiero ai Consiglieri che hanno cessato dalla carica. Insedia pertanto il nuovo Consiglio dal quale invoca illuminata ed efficace collaborazione.
Prima di procedere alla trattazione del programma triennale,. Egli, vuol su­bito esprimere il suo compiacimento per le parole; prouuneiiate in Trento dai Ministro S. E. Fedele; e non soltanto le cita come incitamento a noi, che della Storia del Risorgimento siamo i divulgatori, ma altresì, perchè gli per­mettono di rilevare ancora una volta che la Società nostra non ha sol­tanto lo scopo di studiare freddamente la storia con le ricerche scientifiche, documentate delle cause, ma ha sopratutto il dovere di farla rivivere con tutti i suoi sentimenti Con tutte le eroiche sue manifestazioni, per insegnamento ed eccitamento nostro e dei nostri contemporanei.
Con tale insegnamento soltanto potremo educare ì giovani e le generazioni