Rassegna storica del Risorgimento

TRENTO
anno <1926>   pagina <965>
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prossime facendo loro conoscerei :tf sublimi sacrifijSiV 5 quali si piegarono i padri nostri, che ci condussero sttfe Basatatene di una patria unita, indipen­dente e grande; attraverso api i fotìsefèlio ad amare questa patn' ad amarla veramente e a sacrificarsi per la sua grandezza.
Queste idee ch'Egli ha sempre itttaiìiifestato e ripetuto atiche nelle adunanze consigliari, è lieto assai che lo stesso Mmiìstìra: abbia proclamate come verità assiomatica e come monito per 'tutti noi che di quella storia, dobbiamo essere ì veri <: propri propagatori.
Il CONSIGLIO, si associa con ripetuti Sfegni di consentimento e di appro­vazione.
Il Pmsmzm, continua, dicendo- che sarebbe vivo suo desiderio che il nuovo Consiglio si occupasse ih primo luogo di un'attiva ed efficace propa- ganda anche all'Estero, non solo, per'Ottenere nuovi associatij.ìna costituirvi :<Ébv mi tati cine ne di fiondano;, le idee; tna per ovvie ragioni non disconosce la com­plessità dell'azione che per ottenere ciò si dovrebbe svolgere; azione che riusci­rebbe forse paralizzata dai; mezzi nostri finanziari ancora troppo modesti. D'altra parte questo divisamenio può essere molto bene completato col dedicare il no­stro lavoro al rinvigorimento dei Comitati regionali già costituiti; 01 se: to essi ve ne sono di floridi e attivi come il lombardo, tfjfemontese, il ligure pa­recchi altri 'mancalo di Impulso: fattivo..ed energico. Occorre dunque interessarci per scuotere questi animi tepidi e forse eccessivamente calmi per ottenere una maggiore corrispondenza d'intenti fra Consiglio centrale: e Comitati regionali.
Il CoNsjoi.io,,t associa e approva all'unanimità queste saggie direttive.
11 PRESEOSSTÉ, 'òttoponé quindi, al Consiglio per l'esame necessario, la proposta di una pubblicazione di carattere popolare su Carlo. Liberio *; fi­gura, ch'Egli ritiene opportuno, sia trattata nella sua vera luce, documenti che ora possediamo, è Che fra poco pubblicherà 1 Sem Salata non consentono più che si continuino a diffondere le viete raffigurazioni dovute lax romanica igno­ranza o'a partigianeria e quindi che sia il momento specie per parte della- no­stra Società, di non più ritardare la pubblicazione di tale Opera.
Essa varrebbe a completare la collana delle quattro monografie, già stam­pate; accessibili piuttosto alle menti poco elevate che non a quelle di coltura superiore e ciò, in omaggio alla divulgazione fra il popolo di cui appunto dob­biamo essenzialmente occuparci.
Per la scelta dell'autore, Egli, si rimette al discernimenti: del Consiglio. I mezzi finanziari di cui possiamo: disporre sono modesti, è veto, ma pur tuttavia se la. pubblicazione sarà mantenuta entro certi limiti, nou vi è da disperare ch'essa riesca utilmente efficace. La sumnia idi L. 8000 per la stampa, e. di L. 1000 per compenso all'auiore possono essere sufficienti. Prega, dunque, i consiglieri di esprimere nettamente il proprio pensiero.
11 sen. Rurrmi, riferisce come il prof. Rodolico recentemente gli abbia do­mandato 1 consiglio,:d;rea l'idea di dedicarsi ad un lavoro; biografico: ;da gran tempo vagheggiato su C. Alberto*. L'occasione si presenta perciò favorévole