Rassegna storica del Risorgimento

1847 ; LUNIGIANA ; TOSCANA ; MODENA
anno <1927>   pagina <10>
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.Armando Sapori
Dopo le iattanze e lo millanterìe dei giornali, era indispensabile per rionore del nome italiano che la faccenda non finisse così: perchè quando le popolazioni e specialmente quando il partito nazionale si com­promette al punto di dichiarare solennemente in faccia al mondo che è deciso piuttosto a sacrificarsi che cedere, questa solenne protesta non deve rimanere una ciarla, ma il sacrificio è indispensabile. Noi ci siamo trovati su questo punto discordi coi livornesi e coi pisani. Noi vole­vamo fin da principio che i Lunigianesi non si speranzassero, ma che si consigliassero a sottomettersi con dignitosa rassegnazione, onde non mettere un entusiasmo nel popolo, che avrebbe tatto maggiormente ri­levare la nostra viltà al momento dell'azione. Essi furono d'altro avviso. Coi giornali, cogli indirizzi, colle soscrizioni volontarie per soccorrere colle armi i loro fratelli, avevan fatto credere che era impossibile ton­nare indietro. Ebbene, alla prova non hanno riuscito : Fivizzano s'è la­sciato invadere senza sparare un colpo. E da questo fatto il partito contrario prenderà nuova forza. In faccia alle altre nazioni, avremo fatto conoscere che non siam buoni da nulla (i).
Rispondendo, il Farini osservava che non tanto era in giuoco Mo­dena, quanto l'Austria contro la quale era assurdo fare minacce; e so­steneva esser più opportuno, ormai, lasciar fare il Governo < che per male che faccia, farà meno male che non farebbero certi politici da tri­vio . E finiva con amara, eccessiva, e dolorosa ironia : Siamo ancora in grado di scappare come siamo scappati sempre. E Fivizzano me lo prova, se avessi bisogno di prove nuove > (2).
Senza dubbio, la quistione era a tal punto che il governo doveva intervenire prontamente e colla visione ben chiara di dove voleva giun­gere. Di fatto, il ministro della Guerra e degli Esteri conte Luigi Ser-ristori cominciò col mandare in data 9 novembre una vibrata protesta al marchese Moka, ministro degli affari esteri del ducato di Modena, (3) e preparò intanto un lungo memorandum da essere divulgato presso le corri italiane e straniere (4). Lo riassumo brevemente. Nella prima parte si espone a forti tinte la commozione del paese all' idea che la Luni-giana dovesse separarsi dallo Stato, la qual commozione aveva sugge-
(i) Epistolario di LUIGI CARLO FAR, cit. Lèttera dell'8 novembre.
(2) ld., i'.l. Lettera del 16 novembre.
(3) ASF., Ssteri, 1470, inserto B. a. Corrispondenza col Ministro Estense marchese Molza relativamente alla consegna di Fivizzano, ed anche dopo la violenta occupazione di quel territorio da parte delle truppe estensi .
(4) ld., id..., Inserto B. d. Protesta por l'occupazione di Fivizzano e parte­cipazione della medesima a varie corti estere >.