Rassegna storica del Risorgimento

1847 ; LUNIGIANA ; TOSCANA ; MODENA
anno <1927>   pagina <16>
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Avviando Sapori
Era questo il modo di compromettere il Piemonte nella politica italiana ; di far paura a tutti ;, fcehg, ira gli atìri errori dì prò? spetti va, c'era anche quello, negli uomini che dirigevano le sorti della Toscana, di giudicare U toro paese non alla mercè altrui, ina arbitro dei destini degli altri: del Piemonte, ove il Rieasoli avrebbe dovuto far licenziare rappresentanti diplomatici troppo austriacanti; dello Stato Pon­tificio, nel quale il Papa sarebbe stato a discrezione nostra sì da farlo se non cadere, almeno andare dove non vorrebbe ire > e da poterlo intanto impunemente sgridare, avvertendolo che permeile pretensioni ridicole su Guastalla si pone in grave rischio (i);
Tornando al dispaccio del 21 da Genova, esso è notevole, inoltre, perchè fornisce la prova iche l'Inviato straordinario sii era messo in viaggio per chiedere genericamente la mediazione piemontese, senza avere la più lontana idea di come questo, intervento si sarebbe dovuto svolgere, ed a che cosa avrebbe dovuto condurre. L'argomento èra bal­zato fuori soltanto nella conversazione col ministro di S. Marzano, du­rante la quale eran comparse tre soluzioni, e .cioè: l'evacuazione di Fi-vizzano e successiva consegna a Modena nei mòdi legali; il riscatto; l'e­vacuazione seguita dall'adesione alla lega doganale per parte del Duca di Modena e dalla successiva consegna al Duca del territorio. Si era anche riconosciuto che il primo modo dava una pura soddisfazione al­l'onore del Granduca, mentre gli altri due avrebbero accontentato anche le popolazioni: ma non sì era venuti" à capo M -Malia, perchè il Rieasoli e non aveva la missione di trattare sopra veruno di-questi punti , ostando la lettera del Granduca al 3iej e non conoscendo qual fos­sero le istruzioni date al cavalier Martini . Orbene: che nel chiedere l'arbitraggio di Carlo Alberto, Leopoldo non ponesse condizioni, è ovvio; ma era stata non lieve imprevidenza far partire il messo per lo Stato Sardo senza aver con lui progettate le ipotesi e senza aver concordato con lui e col rappresentante toscano a Modena una linea di; -condotta comune.
Quanto era debole la posizione del Rieasoli, altrettanto aveva buon giuoco il S. Marzano che, desideroso di non compromettersi, promet­teva genericamente di aderire alla volontà del Santo Padre e di scrivere al marchese Ricci di far sue le proposizioni di mons. Corboli Bussi. In identica situazione, il Pontefice prometteva al Bargagli che avrebbe ap-
(1) Vedi la lettera del Salvagnoli e Cosimo Ridotti.,, in data 22 novembre, dal Ridollì comunicala al Rieasoli e in un certo senso fatta sua (Lettere e do-cutnentì, cit. alla data).