Rassegna storica del Risorgimento
1847 ; LUNIGIANA ; TOSCANA ; MODENA
anno
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1927
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pagina
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25
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il conflitto fra Toscana e Modena 2>
mentali del màileòinteittò, Il rappresentante fdii Pi; IX aveva escogitato perlina, per nn u minare; Duca M Ipéadena e jpp soddisfare insieme le aspirazioni dei popoli di Lunigianar df [fàre-i èU'ade5Ìone alla lega iiìia condizione secreta ItìlJfeBaBomodainentor.di Fivizzano: e del non essere riuscitoiàvevà reso responsabile proprio le imprudenze della stampa toscana che aveva 'inveito .contro Francesco V ' .contro l'Austria durante le trattative (i").
Se la diplomazia granducale aveva redatto ad uso interno la comunicazione inserita sulla Gazzetta di'mèrtSe, aveva reso un cattivo servìgio" al'- Rapporti del paese con i grandi Stati italiani. Mentre aveva subito la lezione del Duca di Modena che non riconosceva allatto di avec Sv.tìto. storto newéeeupare Fivkzatioi e rammentava a Leopoldo essfece 'Sig M. Francesco Giuseppe capo di entrambe le loro Famiglie , .aveva, irrigato la corte di- Torino: e sopratutto quella di Roma, da dove il Bargagli scriveva desolataci i dicembre?:
La parte ufficiale della Gazzetta di Firenze-, "là; dove riportando i termini della fittale soluzione della modenese vertenza si esprime, che quanto alle condizioni ecc. il governo toscano non poteva esigere nulla di più e doveva rimettersi al voto dei due augusti mediatori, ha non lievemente accresciuto in questo pontificio governo quel sentimento di disgusto, che la pretesa incuranza, colla quale querelaVasi essersi corrisposto ai suoi amichevoli ufficii, aveva già in esso insinuato. Si è creduto ravvisare nel contesto di quell'articolo l'intenzione di fare ricadere sulle potenze mediatrici ? odiosa responsabilità, se, non occupandosi degli interessi delle popolazioni Jjhe vanno con tanta riluttanza a far parte di un nuovo dominio, e paghi soltanto della ottenuta riparazione di convenienza, avean forse sembrato, di non pienamente corrispondere .alla pubblica aspettativa.
Con gravi parole l'ecc.mo Segretario di stato rammentavami come il S. P. nell'intima e piena sua convinzione che i popoli esser devono governati con un sistema di persuasione e di amore, aveva fatto conoscere le sue benefiche disposizioni perchè i suoi uffici fossero anche diretti ad assicurare agli abitanti della Lunigiana quelle istituzioni che compatibilmente colle organiche leggi del ducato estense, fossero coerenti alla progrediente civiltà ed alle antiche loro abitudini.
Protestava che se mons. Corboli non aveva sostenuto in Modena i reclami di Si A,-1,-e R. il Granduca di Toscana, se non nella sola parte che riguardava la riparazione all'ingiuria in l'ertagli nel modo illegale tenuto nella occupazione di Fivizzano, doversi solo a questo attribuire che l'Inviato straordinario toscano non di altro avealo richiesto.
(i) Vedi in A. MAKNO, op. ctt., lettera CXXVHI, cit,