Rassegna storica del Risorgimento

1847 ; LUNIGIANA ; TOSCANA ; MODENA
anno <1927>   pagina <26>
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26 Armando Sapori
Ingerire quindi nella pubblica opinione il dutoltt, che ad ineffi­cacia od incuranza della S. S.j, Scrivere sì:- possa, se la definizione della vertenza modenese non avea gotlUKO: sorfe un tìskoi j/plgliòrj aite tìttn essere, egli' dìcea,; che; imjmeriÈnte QCctì1gwMeftisclMs m tale: affat.wano animato il Santa ldiiiéw,
Tali essendo le disposizioni deiramna àn1va Wfem.xo Pier* retti che il governo pontificio era determinala pjffaràj;eTOuesta ?. nistra impressione col rendei'.jjìltbblìca Éiì stesso: la lettera, di! Jsg, j Solo: aÉè mie rimostrante la .ceduto '.eoi significarci, . 'quante volte la cosa fosse passata inosservata, il governo pontificio, alieno dal volere creare altrui difficoltà ed inciampi, avrebbe dissimulato il suo disgusto. Ma se il giornalismo ne avesse menabò; mored àvSé,feft*>-segno la S. S. di riprensione : censura, in tal .caso non sì saebiest' tato a dare effetto alla presente determinazione, corredando eziandio I pubblicazione delle lettere di S. S. di tutte quelle .spiegazioni che ri mo­vessero da questo governo ogni ombra d'accusa (x}i
io. Rimane ora a dire della cessione di Pontremolì e di Ba-gnone, dopoché, morta il 17 dicembre la duchessa di Parma, sali su quel trono Carlo Ludovico (Carlo II). l'ex duca di Lucca. Le cose questa volto andarono de plano, nonostante che '.si fesse ripetuto il fatto delle petizioni. JLjtì scorno precedente era stato così grave, che il governo nojn./ ebbe il coraggio di sollecitare, come la volta passata, le proteste, è di creare così una nuova questione diplomatica. Se vi fosse .stato bisogno, d'altronde, di un colpo di freno sui dirigenti degli affari' esteri .della Toscana, questo colpo lo dava, bruscamente; cerne sempre, ma al solito tempestivamente, il Martini, il quale avvertiva fi 30 eemre il Serri-stori di non-Impelagarsi nella catastrofe di Fìvk'zaWQ i2i, 3 pu' I scalmanati, poi, fra gli agitatori il parroco di S. Colombano a Potremofi. Giovan Matteo Farfarane, e Giuseppe Santini arciprete di Bagnone, che avevan capeggiato già il cittadini armati" (3,). che; oggi gli maastoano un memoriale da presentare 'a Caclsji.Aiberto;- rispondeva iti forma che non ammetteva repliche:
Troppo nota è la dolcezza dell'animo del nuovo signore di Par. ina per non essere accolta, dai paesi che debbono passare sotto Usua dominio, come una garanzia preziosa della continuazione di quel paterno reggimento al quale bartftft 4n.o;a cogli Altri felici toscani partecipato­
ti) ASF., Èsteri, 1470 'erto Kv.s, cit.
:(a) ù.tM inserto C, * Fo.niPe.molj e Bagnone: ,
(3) Id., id,, 2985 P- 75*.