Rassegna storica del Risorgimento
1848 ; PARTITI POLITICI ; MILANO
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1927
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Luisa Gasparìnì
coglievano volontari pei* la guerra, s rispondeva cori slancio alla iprò> dannazione dei prestiti, :sii facevano offerte di oggetti, dai più preziosi ai più umili, per la causa nazionale, (i) si respingevano propòste di armjsÉMft!'-' di pace separata. L'idea Staio era invece quella per cui si accusava il Governo Provvisorio di indugiare troppo a proclamare una forma di governo, a convocare la Nazione, a procedere a una riforma amministrativa, a sistemare le finanze, quella per cui si toccava perfino la questione sodate, accusando il Governo di aristocrazia e che portava a stringere relazioni diplomatiche- con tutte le potenze europee. Dopo le Cinque Giornate, e specialmente ira: l'aprile e il giugno, assistiamo ad un urto costante fra queste due forze; fatto psicologico non strano per se stesso, ma che assunse in questo tempo aspetti singolarissimi, che vediamo riflessi:
i; nella vita degli uomini politici, poiché quegli stessi che erano mirabilmente concordi nel sentimento nazionale così, che sarebbe difficile dire chi abbia più amato la Patria, diventavano poi implacabili avversari, quanto si trattava di discutere la forma del nuovo Stato;
2. nel giornalismo che Èi, naturalmente, l'immediata è. pia sincera espressione della vita pubblica;
3. nella stessa ondeggiante condotta del Governo EO,vfecfei. perchè quelle due forze, forza-sentimento nazionale t forza-Stato, incrociandosi e incalzandosi, pretendevano contemporaneamente la soluzione di problemi diversi e spesso discordanti. Per esempio, lo stesso dibattito delle idee, necessario alla vita del nuòvo Stato, era esiziale-:-à quella compattezza di azione che era, a sua volta, indispensabile al trionfo del sentimento nazionale. Cosi mentre il Governo Provvisorio largamente favoriva il dibattito di idee, senza restrizioni di sorta, raccomandava poi la moderazione per mezzo del 22 Marzo e per difendere la propria esistenza giungeva nelle uMane giornate del luglio aflresto dei patrioti*
Inutile dire che la lòtta, che ne derivò, assorbendo le energie dei cittadini e dello Stato stesso (il quale ad jijp-'Serto) punto si trovò asr sorto soltanto nei lavorio' Ji costituzione interna): fu-, dopo Timpreparazione, la più grande e notevole delle càuse che impedirono ai Lombardi di dare militarmente alla nostra prima guerra di.indipendenza quel contributo che sarebbe Stato forse 'ridila lóro possibilità.
(1) // 22 Mavzo meomindaya a pMl.liiì.-an- 'elènco nominativo delle oblazioni il 27 marzo, giorno In.cui frullava già L. 373361.9 eJocontinuò poi ogni giorno, spesso in un numera auppleinento 11 primo supplemento use) col n. 10 (4 aprile).