Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; PARTITI POLITICI ; MILANO
anno <1927>   pagina <45>
immagine non disponibile

/ partili polìtici a Milano dopo le Cinque Giornate 45
a scopo eli (Èfèsà non doveva; infittire sulle speeiafó condizioni politieheidei popoli qpali dovevano essere liberi sceglierò la forma di governo ad essi m fèonenii che lalegn-federalva; di; filoni di italiani avrebbe fatto; oecwpare ;alk nostra nazióne un. Ipostofótwo fra le poltènelfc-ropee (fa), Gfiéeano gli unitarii che al Risorgimento d'Italia era njéeessajraa non tmìottei che Mazzini dìcÉlàrava voce equivoca, non de-finilàj cne tìSiirpa le forme è (idiscÉ 1'anima del concetto italiano, ma V WtfXDi.ebbene, m fpnpjRì n*2ziniana di questo momento e quella propugnata dai federalisti Ì equivalessero, o meglio l'imita mazzi­niana riènjt2fàse--ae]bQSf 4eaiÌK! ABE ;di un'unione reclamata dalla ncamsiJà tffi somme dìfes; 3Mc1iuààvauo i repubblicani che la forma di governo repubblicano era la più desiderabile, come quella che per­metteva al popolo di partecipare a;Ua spvranjla. Mai monarchici, a loro scolta, pensando che a guerra Stata1! non sarebbe Stato possibile limitarsi à ringraziare Carlo Alberto dell'aiuto recato, sostenevano che la monar­chia era la spia forma di gpyecno' ee <si presentasse logica e opportuna e cercava: (tìtn.diÉ8aiflrettare 1 Iasióne della Lombardia col Piemonte, temendo che la lotta dei partiti finisse per indebolire l'azione del Re. I n questa propagandai -per' la fusione prevaleva la forza-stato.
Intanto timorose forse di una rinascili del popolo italiano, le po­tenze europee cercavano, coniiie; feceroj 'Gpraj maggior intensi nel '5.9, di fomentare le discordie. Sb ae doleva 1 P-aniz-zi.. die da Londra, dovè si era recato èsule nel '2 ed era poi diventato direttore del Britisch Mu-seum, scriveva ili 1,3 aipjil'e. 4-8 Ppinpe Ljiifcta (3), alludendo al discorso pronunciato .< U-i vÈÒ'fte àèt Fari dàì Lord Brougham, queste parole piene di saggezza: <r È cattiveria quella di incitare le gelosie municipali - pur troppo per dMat irà see*nae; ma M. pesa 11 dirlo non i.esiante: che furori altra volta obbrobrio* la desolazione e l'origine de' mali secolari cui é Stala' Soggetta lft nostra paMflJ: ;' fe :caieEia; ,è tanto pia trista in <parito che le paiole d tigM Broughani eratì intese ad eccitare i 'inatti ftepulimlìieànl., .a. gettar divisioni;' se a crear parati dove J*terùone è ppa più che mai necessaria. ~u mal gusto quello di toccare si villanamente aleiiure epoefoe7. d'Ali b (di Sarlo Alberto slk perdili se Dio perdona Còsi dovrebbero Jar gli uomini a ehi sì pentèy e d'altronde non s'usa mai da un gentiluomo attaccare ch'i non si può difendere è più poi
() V. l'articolo di Gabriele Rosa: fàattonsa Italiam nel 22 Marzo (n..3* 28 marzo).
(2) V. Manifesto mWMia M fiofiofa.
(3) Lettera inedita: conservata nel Museo del Risorgimento eli Milano.