Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; PARTITI POLITICI ; MILANO
anno <1927>   pagina <46>
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Luisa Gasfiarini
quando quel tale è Re di una nazione amica ed alleata dì qu'eata ** A questo punto, essendo Ormai tauHesto éh>SÌ andava verso la fusione col Piemonte, S ordiva un complotto nel campo reazionario (pV
Il 30 aprile, probalti 1 mente in tata sala dell'albergo Bella Pcnezia li* Piazza S. Fedele a Milano, Giuseppe Mazzini, alia una;: pont.* rice­veva, ì repubblicani capitanati dal Cattaneo, dal Fgfcrari, dàT Cernuschi. Lo scopo comune era quello di metter da parte Carlo Alberto e l'e­sercito piemontese, ma mentre il Ferrari avrebbe voluto l'appoggio della rivoluzione francese e sopratutto tfannientameuto del Governo Provvi­sorio, Mazzini credeva che si dovesse assecondarlo. Mentre pallido e di­siati davanti all'irruenza djgi repubblicani Mazz/Bjà pronunciata; eoa di­sprezzo la parola munMpMìsma, il Cattaneo gl rivolgeva questa terribile accusa: ii Cet homme cel homme est venda . Voleva dire che era venduto a Carlo Alberto. L'ingiuilftaunon fu udita o non. fu raccolta, ma questi undici patrioti mentirono di non poter accordarsi e così l'ultimo tenta­tivo reazionario falliva proprio il giorno della vittoria di Pastrengo. TLSdea federalistica poteva orinai considerarsi sconfitta. Ne è prova an­che il fatto che il Ferrari, dopo l'infelice eto déll'eJiennato complotto, abbandonò subito; l'Italia per tornare-a SSrbuaEgoj Ifiteà ueaguelfa a sua volta stava pei- essère interamente superata per la famosa allocuzione del 29 aprile. Tenevano ancora il campo l'idea mazziniana e quella piemontese. Ma l'idea mazziniana col fervore della sua- .propaganda do­veva necessariamente allearsi a quella piemontese', perchè una rappre­sentava, il pensiero, l'altra Vazione,, 'e- 4 fondevano quindi compie? tendasi.
Trionfando così il partito monarchico-unitario il 7ve PS maggio ve­niva' acclamato a Milao/Tlneenzo Gioberti, che ]iropUgfiVa l'annessione e il t2 dello stesso mese il Governo Provvisorio, clie il giorno prece­dente aveva discusso dalle 9 alle 4 del mattino, indiceva la votazione pejTlaiusione. Ne seg allora la ben nula protesta del Tenca :e quella vana agitazione che sfócio nell'episodio rivoluzionario del 29 maggio in era fUrbino tentò di proclamare a Milano un nuovo governo ptssvyìsorio.
Ma il 30 maggio la presa di Peschiera chiudeva la brillante' serie delle vittorie e molti si lagnavano che un esercito lombardo non fosse ancora sceso fri campo a fiancheggiare l'azione di quello piemontese: La Gazzella di Mi/ano, riferendosi alla condotta del Governo Provyi-
(1) Di esso diffusamente trattò A. MONTI in: Un Dramma fra.-gli Esuli* Milano, Caddeo, lyti-.