Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; PARTITI POLITICI ; MILANO
anno <1927>   pagina <49>
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/ parliti, ipólitìtò a Milano dopo Gitìpte Giornale 49
Per quanto noi si. gridi a impedir le fazioni, a smettere gli inop* portuoi capricgf far sacrificio alla indipendenza e libertà nostra delle preoccupazioni idei nostro, spirito; odia giova. Un branco ben numeroso di imbecilli agitai da. uua piccola osano <jli scellerati prorompe in gri-dori e in minaccie da ergastolo; 'olii: guarda e studia i movimenti di uo popolo che esce dai ceppi, ha ben ragione di tremare per lui, veggen-dolo così poco preparato; e. degno del beneficio di JDio. Ma V Onnipo­tente vuol, proprio vestirsi dì- tutta la sua grande misericordia e gittar la sua mano fra questo ordito.1 ;Sì stupida e dolorosa ebrietà, per scom­pigliarne le ifite e dar loro q,oeti''ordioe e quella forza: ehe durerà per­petua perchè viene da lui.; Intenderete da questa paginetta come io sia, in mezzo al trionfo, profondamente accorato dello spettacolo che ci presenta la fortunata Venezia. Oh, chi ama immensamente F Italia, non può sentii s(?nza frenièrg piangere, i rumori dissennati di una por­zione di plebea anche forse pervertita dall' oro dell' Austria; Ghe ne dite, S mia piccola amica? Non perciò contristatevi* perchè, ripeto, Dio è più alto di noi. So che Vjòi fate filacce, ospitate guerrieri, forse caricate fucili, o ripulite spade. Brava! la mia amabile Emmal Avremmo pur d'uopo di quéste animose apostoline della santa causa ! Badate però di non. far la sirena addormentatrice con que' campioni che hanno bi­sogno eft essere vigilanti al varco de' mari e alla porta dell'Alpi. La bellezza (detto fra noi due) sa far miracoli, ma anche rovine. Salutatemi Beppe, Zanetto e l'Adelie particolarmente, la quale ebbe la somma cor­tesia di scrivere un ricordo anche al mio nome. E questo vi prego ben caldamente; quando siete raccerti io famiglia e pieni l'anima della patria, portate UO brindisi, anche per osey :àtla santìssMia eausa iniziata dal pontefice, abbracciata dai popoli, sostenuta dai principi, benedetta da Dio, E stringete per me la mano a quei prodi della Romagna, che dopo le generose maree, meritano di farvi la corte :'é portar qualcuna delle vostre ciarpe e coccarde. L'Amalia è itaMana; ma impertinente come dì consueto. "Mota sbuffa e bestemmia:; -talora si stringe nelle spalle e dorme. Don Federico siede, ài -suo'-' tresettè !Bi annasa un certo sotti! tabacco di Spagna che rasserena le idee, e mette del frizzo nella parola. Io son piena Ì:. cantora M ferro e di foco; Jtdio, mia piccola
amica...
il vostro PRATI
Ti 4 luglio, tuttavìa, anche, tftitfonezia, -per opera dello stesso Manin.' che otteneva dal partito repubblicano il sacrificio dei suoi principi, /ve­niva decretata la fusione. Ma la lotta in Venezia fu sempre dominata