Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; PARTITI POLITICI ; MILANO
anno <1927>   pagina <59>
immagine non disponibile

/ partiti politici a Milano dopo le Cinque. Giornate 59
il fatto che mentre) le due .Garrenti unitaria e federalistica procedettero poi sempre nettamente divise, si unirono spesso e si confusero in que­sto tempo nella mente degli individui e nei fatti stessi. Il Berchet, per esempio, che era la più pura espressione del sentimento patriottico, dà fervido sostenitore del concetto federativo, divenne poi albertista. Non voglio dire che vi fosse poca fermezza nelle idee. Tutt'altro! Ve n'era fin troppa. Voglio dire che queste idee non apparvero subito ben chiare. Vi è un articolo pubblicato da Gabriele Rosa nel 22 Marzo che è in proposito molto -significativo. È l'articolo che ho già avuto occa­sione di citare intitolato La Fratellanza Italiana (ts In esso il Rosa, mazziniano e quindi repubblicano unitario, dopo aver dimostrato che lo spirito municipale era del tutto spento' e aver caldeggiato l'unione os­servava alludendo all'intervènto, piemontese: Questa unione è impresa santa, è una -.crociata veramente italiana, non influisce né deve influire sulle speciali condizioni politiche dei popoli che vi concorrono... . Con­cludeva poi dicendo che il Governo Provvisorio non voleva ricevere alcuna influenza o dipendenza politica dal Piemonte, ma solo... solle­citare il governo di un popolo fratello a dividere seco i pericoli e le fatiche della lotta... . L'alleanza a scopo difensivo è appunto il con­cetto-base della federazione. (Dosi Tulio Massarani salutava nel 22 Marzo (2), la formazione del Governo Provvisorio Centrale della Lom­bardia: Si tratta di un governo che non ha altra missione che di portare innanzi a noi la bandiera per espellere il nemico dal sacro suolo d'Italia... Questo governo lascia intatto ogni rapporto esistente tra pro­vincia e provincia, non tocca alcun interesse municipale, e rappresenta solo il principio dell'espulsione dello straniero >>. E dopo la fusione si coglie la stessa contraddizione nell'atteggiamento dei Lombardi, che chiamarono sempre fratelli i piemontesi, ma non cessarono mai di con­siderarli soltanto come alleati,
L'opinione intermedia era quella della costituzione di un forte Stato al nord della Penisola. Il Panizzi, per esempio, considerava appunto il summum bonum [dell'Italia la formazione di un regno costituzionale che comprendesse la Lombardia, la Venezia, Parma e Modena, e par­lando coi Ministri Inglési ne prospettava i vantaggi che ne sarebbero derivati all'Inghilterra;; allo scopo di ottenerne l'appoggio (3).
Fra le varie opinioni essa era certamente la meno elevata. L'av-*
(1) Vedi xx. 3 (28 marzo). (a) N. 19,(13 aprile). (3) V. lettera dt*