Rassegna storica del Risorgimento
1848 ; PARTITI POLITICI ; MILANO
anno
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1927
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pagina
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61
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I partiti òlilM a, Mìlwo do fio (e Cinque tornate 6r
somigliavano "éólui che* anelando . una meta eoa tutto lo slancio dell'anima pensando a quello che farà;: meta raggiunga, trascuri i mezzi, atti a raggiungerla. E; >.eiò avveniva pei- inesperienza.
Ciecamente fiduciosi nella vittòria, i tólanesi non si resero neppure" conto degli ostacoli e delle difficoltà strategiche che presenta ogni guerra e che presentava specialmente quella del '48 per la grande sproporzione delle forze. Il giornale ufficiale, come ho già osservato, non dedicava che qualche raro articolo a sonsiderazioni di guèrra: non si rallegrava mai eccessivamente dei succèssi che si credevano immancabili e all'annuncio delle disfatte, osservava con un. sorprendente ottimismo che la orte si sarebbe iàwrorevolmenté- ;mutaEav. La Patria italiana non è in pericolo -; sii lèggeva dopo la caduta di Udine la Patria è sicura; la causa per uvSÌ;Ìta levata in armi quanto è giusta, tanto è certa della vittoria.; W,i pèrdute anche Treviso e licenza: L'orizzonte non è così oscurato dalie tempeste che non ci lasci intravedere la certezza di un domani pacato e-sereno >> (1) Ammettiamo puìKS che- fossero queste pietose menzogne per non deprimere lo spirito pubblico, ma il fatto è che soltanto il 27 luglio il Governo Provvisorio si rese conto della gravità della situazione, perchè ìn:*<fueì giorno soltanto furono presi provvedimenti per la difesa, pubblicati manifesti e proclami.
Della sfortunata campagna del '48 Pietro Maèstri scriveva: Noi crediamo che il magnanimo esempio abbia fruttato. Per esso il popolo maturò la sua forza . >E; Infatti' questa che? É*vje,t' 'M-. essere l'ultima battaglia dell' indipendenza; italiana :(*) doveva èssere la prima, affinò la coscienza nazionale perchè fu specialmente nelle sue fasi più disperate che gli itahan3";sjsentironx>ilindìssolubilmente uniti nella volontà di scuotere il giogo straniefOj dimostrò: éòn le vittòrie che questo si poteva fare più facilmente per mezzo dì una guerra che per sollevazioni e congiure e provò:, infine; che 3a guerra bisognava prepararla. Così si acquistò quell'esperienza che mancava e di cui si doveva far tesoro nel decennio successivo, Se questa guerra si risolse in una disfatta militare portò poi a delle grandi conquiste di pensiero, perchè la Patria die tutti, anche in mezzo alle controversie, avevano infinitamente amata, doveva uscire purificata e risorta anche dagli stessi errori dei patrioti che umiliati e avvihli avevano prese le vie dell'esilio.
Quanto alla sorte delle idee politiche per le quali la rivoluzione
(T) N. 109 fr-s luglio),
(a) Il 2z Maria, tfl* 7 i!f aprile) articolo di fondo.