Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1927>   pagina <71>
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ìl Comitato centrale -siciliano di Palermo (184.9-1852) 71
(di mano di Luigi Orlando)
/ 3 delegati di Genova al Comitato di Parigi
* Genova li 24 giugno 1851. Fratelli,
Rispondiamo alla vostra detiléràzióne del 14 giugno, articolo per articolo. i
Alla prima vostra domanda se oltre al Comitato di Paler- mo ve ne siano altri nelT Isola risponde meglio di noi, il progetto di organizzazione ' che ci fu rimesso dal Comitato di PalermOj che noi già Rispedimmo, dal quale attingerete lo stato delle cose.
Castiglia a cui consegnammo personalmente la vostra lettera, ap- pena ci pervenne, dopo due o -tee giorni ci disse avervi risposto. Poiché quella lettera non vi è giunta, ci siamo di nuovo recati da lui e ci ha consegnata la copia che. m acchiudiamo, della quale ve ne spediamo copia da uno di noi vidimata, ritenendo noi l'originale per averlo in caso di smarrimento della presente.
La statistica dell'Emigazione siciliana residente in Genova po- trete rilevarla da' verbali di votazione che vi spedimmo. In margine troverete i nomi di tutti i votanti; e, tranne Butera, gì' emigrati qui votarono tutti.
Vorreste che s'invitassero tutti gì' emigrati siciliani senza ecce- zione a dichiarare se vogliono contribuire et celerà. Vi ricorderete che nell'ultima riunione il Marchese di Torrearsa; e Benedetto Ca- stiglia dichiararono, dopo la lettura del Programma, che non inten- devano partecipare agi' atti del Comitato, poiché quel programma non era secondo le loro idee. Altri titubarono. A' primi due è fuor dì proposito passare l'invito dopo quella solenne dichiarazione. Per coloro che mostrarono de' dubbj, ma non si sono espressi ancora in modo formale, è nostra opinione di aspettarsi la pubblicazione del Programma. Allora distribuiremo una copia di quel programma ad ogni emigrato, invitandoli all' indomani per la riunione onde discu- tersi il vostro progetto. Siamo venuti, a guest' idea nella speranza che il programma fra breve ci perverrà: e ci pare sia l'unico mezzo di contarci di/finitamente, essendoci inutile anzi perniciosa l'opera di co- loro che non dividono i nostri principii. D'altronde, non possiamo con la forza costringere coloro che discutono; e sarebbe debolezza e e peggio pregarli, dopo un espresso rifiuto. Se opinate che la riu- nione abbia luogo, pria che giunga il Programma, avvertitecene.