Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1927>   pagina <72>
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Eugenio Casanova
La stampa del Piemonte si occupa sempre della Sicilia, mercè l'opera nostra. Le nostre corrispondenze con la Sicilia vanno bene. Si cercano all'uopo altri mezzi, oltre quelli che possediamo per ren- derla più frequente ed utile. Di là ci scrivono desiderare elle cor- rispondenza sia p/iìù frequente. Si son farti pervenire in Sicilia tutti gli scritti e programmi di qualche impprtauza che si son pubblicati ? qui Min Francia. Si vorrebbe che la stampa di Parigi si occupi di più delle cose nostre.
Salute e fratellanza .
Signori del Gomitato Siciliano,
Il conservare agli eventi e il conservare per restituirli alla Pa- tria le armi, i danari è quanto altro si è potuto salvare della Sicilia è dovere di chiunque si trovi al caso di poterlo fare; è dovere si- milmente il non avventurarne nessuna di quelle cose per speranze fallaci con pericolo di perdita senza certezza di utile.
Nella conoscenza della sollecitudine del Comitato a cercar dar nari per apprestare mezzi alla lite di Londra, istrutto, come sono per esserci stato in mezzo, di tutti i particolari di questa faccenda, io osservare al Comitato le seguenti cose:
A' Commissari di Londra può mancare la volontà di spingere innanzi la lite, ma non mancano certo i mezzi. In poter loro, quando; . la Sicilia cadde., rimasero circa 13 mila lire sterline, che certo.'; non hanno speso per intero; dei quali, volendo, possono valersi sufficien- temente, a quello scopo.
s Inoltre, in Malta stanno per conto de' Commissari medesimi un gran valsente di oggetti de' quali Una buona somma si potrebbero; anzi si dovrebbero vendere, per essere oggetti inutili alla futura :ri- voluzione non solo, ma che deperiscono. Oltreché sarebbe anco ben fatto venderli, oltreché al deperire, una gran parte di quel capitale se ne andrebbe in spese di màgazinaggio ed in altre spese di simil fatta, le quali non porterebbero vantaggio alcuno, ma sola perdita certa. Dalla vendita di buona parte di quegli oggetti ne derivereb- bero due beni : il primo, che facendo i Commissàri in questo punto quella operazione non potrebbero più ritornare nella volontà di traiì-* figgere col Bomba. L'altro, che si eviterebbe, come già ho detto, il danno del deperimento, il danno a pura} .jijer.dte che apporta la con- sensazione di questi oggetti inutili in Malta.
Premessi questi dati, fo parimente osservare al Comitato: }g> i Commissari hanno ora ferma volontà di non parlare più di transa-