Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1927>   pagina <76>
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Eugenio Casanova
il Mazzini nella modificazione al Programma in data XÌD luglio, si op­poneva recisamente.
La discussione, cfttf l'esposizione di queste Idee suscitò in seno al Comitato, fu lunga e vivace.
U Landi, sostenuto dal Friscia, combattè tre giorni per la sua opi­nione con fervore tale da indurlo a dichiarare formalmente di esser pronto a rinunziare al mandato, piuttosto che appartenere a un corpo, che non avesse alcun potere, alcuna azione effettiva... Gli altri non ap­provarono la sua concezione delle facoltà dittatoriali che il Comitato avrebbe dovuto arrogarsi, la trovarono esorbitante. Ed egli con un atto del 27 giugno; dopo avere esposte chiaramente le sue idee e le diver­genze, che lo separavano da quelle dei colleghi, presentò le sue di­missioni.
Signori,
Al mandato, che l'emigrazione siciliana cài à conferito, io non at-<< tacco altro senso che di rivoluzione. Con questo intendimento, la- sciando ai popoli gli ultimi loro fini politici, e a chi vuole i travagli sulle idee, ch'io reputo impotenti ai nostri presenti bisogni, non vò occuparmi che di rivoluzione solamente.
Ma la rivoluzione è un fatto tutto materiale, una battaglia di alcune fòrze e di alcuni mezzi materiali contro altre forze ed altri mezzi materiali, che sono i cannoni ed i satelliti del Re; sotto il
< quale rapporto io ravvicino 1' ufficio dì questo Comitato più a quello di un generale che deve operare, che di uni'consiglio di diplomatici chiamati a discutere. Però, senza mezzo non si può operare; né i mezzi si acquistano e si organizzano senza il rappresentante di tutte le forze, cioè il danaro.
<< La speranza di trarne dalle mani di Grana teli i, Scalia, Castiglia, Friddani, Deonnà, Beltrani ed altri, che possedono danaro della Si- cilia quanto almeno bastasse ai nostri primi bisogni, sono tutte sva- aite. Di tante somme noi sventuratamente non possiamo porre a. ser-4 vizio un obolo solo.
Ma questa mancanza di mezzi positivi, che sarebbe in ogni al-c tro, legittimo motivo di ritiro, per me che intendea potermeli creare, non lo sarebbe stato, se voi, Signori, mi avreste voluto seguire nella direzione che vi ho tante volte proposto,
lo non so se essa sia la più energica e la più sicura. So però solamente che è la; isola che a noi rimane; e perciò quella sulla quale
< presto '-0:- tardi i lavori nivoliizionarj debbono tutti ridursi.