Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1927>   pagina <82>
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S2 Eugenio Casanòva
son voluti cedere, 0; p?r- timori' ;o per-attiva volontà1, potrebbe e do­ti vrebbe il Comitato; vàléilsìi di quei dì die là Sicilia certo disporrebbe per la sua liberazione. In queste supposizioni io non sono avverso alfe idee, idi Land], di cominciare: a disporre di qualche parte di beni na­ti zionàli, se non materialmente almeno moralmente, o degli altri ap- partenenti a talune caste e che dovranno sparire dalla Sicilia libera, : o di coloro che hanno potentemente avversato la sua liberazione, sempre però usando con moderazione e prudenza.
m 'ludico ancora -son-venientissima la proposta di Landi di comin- ciare a creare fin da ora degli interessi e degli intedescali raaterial- mente alla rivoluzione col mezzo di ricompense pecuniarie o promesse d'impieghi a chi contesterebbe o prometterebbe rendere eminenti ser­ti Vigi alla rivoluzione; come l'altro, d'intimidire con minacce coloro che mostrassero di volerla avversate di favorire in* qualunque mòdo l'attuale Governo del Borbone.
Vorrei solo che questi due scopi interessane <;>.Cercasse di con- seguirli non con sentenze inappellabili, ma con promesse e minaccio, latte in deliberazione da sottoporsi ai Comitati parziali, dopo essersi discusse da noi con maturità di giudizio ed approvate dal Comitato Esecutivo, ;per quindi sottomersi e raccomandarsi al Governo che sorgerà.
Da '6, emerge come io, non solo non giudichi irregolari e molto meno incapaci di produrre M biasimo o altro talune delle proposte di Landi. Io disaccordo con lui solo nella precipitazione e nella forma di adoperarle.
4 Stimo inoltre moralmente molto opportuno ed umanitario il co­ti minciare a diffondere sin da ora taluni giudizi sugli uomini e sulle *:,cose dell'Isola nostra, nella veduta di potersi così anticipatamente to- gliere taluni timori, che ritardano il concorso alla rivoluzione: e per restringere, per quanto sarà in noi possibile, le vendette, a cui forse nel non berte indirizzato giudizio del nostro Popolo potrebbe sfrenarsi ne' giorni della insurrezione.
Son poi In disaccordo cogli altri miei Colleghi ed amici, nel crè- derc che la fiducia si acquisti meglio con la risolutezza ed arditezza degl'atti non disgiunta dalla necessaria prudenza anziché con un ten­ti tare riguardoso.
* Adi 4 luglio r8si. SAVERIO FRISCIA
Conforme all'originale presso di me F.jto A. VASTA FRAGALÀ